Pioli in conferenza stampa anticipa la probabile assenza di Theo Hernandez.
Dalla Fiorentina in poi le squadre affrontano il Milan con la difesa molto alta.
“Dobbiamo essere pronti ad affrontare questo tipo di avversari: chi ci aspetta, chi ci viene a prendere. Noi dobbiamo essere lucidi nel fare le scelte giuste e nel momento giusto”.
C’è da sfatare il tabu Napoli per il Milan e il tabu Pioli per Spalletti…
“Non sapevo di questi numeri. Il Milan mi ha aiutato a superare tanti step, magari mi aiuterà anche domani…”.
Come valuti il campionato del Milan fino ad ora?
“Stiamo facendo un buonissimo girone d’andata, ma mancano ancora due partite. Mi piacerebbe tantissimo superare quota 43 dell’anno scorso, bisogna riprendere a pedalare forte. Domani dobbiamo alzare il livello della nostra prestazione”.
È già fuga per l’Inter?
“Non si può parlare di fuga dell’Inter, ma sta dimostrando tutte le qualità. I campionati non si vincono a dicembre, noi dobbiamo puntare a fare più punti possibili cercando di migliorare il campionato scorso. Sarà importante fare più punti nel girone di ritorno”.
L’importanza di Tonali è evidente.
“È convinto che possa crescere ancora tanto nelle letture offensive e difensive. Il nostro fulcro è la squadra, non abbiamo un giocatore che possa determinare il risultato sia in termini positivi che negativi”.
È preoccupato del calo delle ultime settimane?
“Abbiamo corso in modo esagerato all’inizio vincendo tutte le partite, loro lo stanno facendo ora. Noi non facciamo la corsa contro nessuno. Le nostre prestazioni contro Liverpool e Udinese non sono state le migliori e le squadre ne è consapevole; domani dobbiamo rimettere in campo le nostre qualità con forza e determinazione”.
È ottimista per un miglioramento della situazione infortuni?
“Assolutamente sì, lavoriamo per trovare la soluzione incrementando lavoro di prevenzione e di recupero, stimolando i giocatori ad essere sempre più attenti e precisi nei loro allenamenti”.
Come ha visto la squadra in questa settimana?
“Credo che tutti si siano allenati bene, tranne Theo che ha avuto dei problemi”.
La sosta invernale servirà per fare un altro tipo di preparazione?
“Se l’anno scorso non avessimo avuto un calo probabilmente non avremmo vinto lo Scudetto, ma credo sia normale nel nostro percorso di crescita avere alti e bassi. La pausa natalizia non ti permette di fare altri lavori se non il preparare la Roma. Mi aspetto di fare più punti nel girone di ritorno”
Come sta Theo Hernandez?
“Ha avuto una sindrome influenzale, ha sempre lavorato a parte. Ad oggi è più no che si, ma domani decideremo. Dal punto di vista psicologico è un ragazzo molto consapevole, sa che può fare meglio rispetto alle ultime gare”.
Come valuta le ultime prestazioni di Diaz?
“Chiaro che il covid possa avergli tolto qualcosa, ma ora non è un problema fisico: deve ritrovare quelle giocate tecniche che ha nel suo bagaglio tecnico. Pressione? Ci sta; l’anno scorso era una grandissima alternativa, quest’anno è più responsabilizzato. I percorsi più difficili rendono i piloti più forti”.
Sarebbe favorevole per lo slittamento della coppa d’Africa?
“Sono sempre favorevole nel tutelare la salute dei miei giocatori. Se andarci vorrà dire rischiare… La società farà le sue scelte”.
Brozovic, Barella e Calhanoglu hanno giocato 17 partite su 18. È in questa continuità a centrocampo la differenza in questo momento tra Milan e Inter?
“Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Se scendiamo di qualità, diventa più difficile vincere le partite”.
Come sceglie i titolari e i cambi?
“Le difficoltà stanno nello scegliere i giocatori migliori per l’inizio e quelli che entrano a partita in corso. Abbiamo un piano per la partita, poi eventualmente lo cambieremo”.
Ottimismo per questo Milan? O realismo positivo?
“Mi piace il secondo termine. Non siamo positivi o fiduciosi perché speriamo che succeda qualcosa di particolare. Abbiamo le nostre convinzioni e le nostre qualità, abbiamo un gruppo consapevole che sa che può fare meglio per mantenere le posizioni di vertice. Non è una speranza, ma realismo”.
Chiave tattica per domani?
“Hanno un centrocampo molto dinamico. La chiave tattica è la qualità nel gesto e nella scelta al momento giusto. Dobbiamo puntare sul nostro stile di gioco; siamo tra le prime in Italia che recuperano più palloni alti: fin quando i vantaggi sono superiori ai rischi dobbiamo continuare così”.
Sta seguendo la Primavera?
“Conosco bene i ragazzi della Primavera, spesso lavorano con noi. Li stiamo seguendo, con la speranza che possano arrivare in Prima Squadra”.