Spalletti e Sarri in conferenza stampa ti presentazione alla sfida contro il Leicester al Maradona.
Le parole di Spalletti:
“Per me l’unico problema di cui mi devo preoccupare è quello dei valori morali dei calciatori. E’ quello dell’energia che devono esprimere ogni volta che entrano nello spogliatoio. E’ quello di voler mantenere la schiena dritta e prendere a calci i momenti in cui le cose non vanno bene, di non accettare le situazioni che a volte ti determinano i risultati. Per ciò che vedo io da questo punto di vista i miei calciatori sono in salute, per cui non devo cambiare niente. E’ chiaro che in un momento in cui i risultati scricchiolano la divisa del Napoli diventa anche più pesante, dunque c’è da esibire una forza mentale superiore e mantenere la testa lucidità. E’ questo ciò che conta, riuscire a riconoscere le potenzialità che si hanno ancora”.
Come si immagina la tabella per il rientro di Osimhen?
“Giorno dopo giorno lo solleciteremo e vedremo che risposte darà. In base a come reagisce si vedranno i tempi di recupero. Conoscendo l’elemento, siamo molto fiduciosi per un recupero il prima possibile. Andrà tutelata la situazione, ma da un punto di vista di disponibilità del calciatore per accorciare un po’ verrà fatto tutto il possibile”.
Una partita da dentro o fuori dopo la sconfitta con l’Atalanta.
“Sì, però poi ci vogliono motivazioni enormi, senso d’appartenenza, una considerazione corretta della propria autostima. Per noi tutte le partite sono da dentro o fuori. Se siamo a questo punto qui, non abbiamo considerato molto da dentro o fuori quelle all’inizio, quando abbiamo commesso qualche leggerezza. Per evitare questo problema il ragionamento deve essere questo: tutte le partite sono da dentro o fuori. Questa lo è realmente, però una partita come quella che hanno disputato con l’Atalanta devo farla vedere in maniera giusta affinché il risultato non pesi di più della realtà, della qualità esibita in campo. Visto come eravamo messi, io ci trovo un balzo in avanti in quella prestazione, invece che portarmi dietro la scoria della sconfitta nella prossima partita perché con l’Atalanta la partita è stata fatta nella maniera corretta. Sono i dati che ti danno il documento che se sei stato al loro livello sotto diversi aspetti puoi ambire a vincere la prossima. Poi è chiaro che nelle partite ci sono gli episodi e se si arriva con la testa giusta in quegli episodi puoi sfruttarne qualcuno. La gara l’abbiamo fatta pari pari agli avversari”.
E’ possibile che domani riposi qualcuno?
“Siamo quattordici domani. A chi si riferisce? Chi ha giocato di meno e chi ha giocato di più? Elmas, ad esempio, ha giocato molto o ha giocato poco per voi? Io dico che ha giocato più di tutti”.
Il riferimento è a Zielinski, Mario Rui e Mertens.
“Mario Rui ha giocato meno di tutti perché non ha giocato in nazionale. Se si mettono sette partite piene in nazionale per Elmas, ad esempio, si vede che ha giocato di più. Anche rispetto a Di Lorenzo. Il problema, dunque, è generale. Bisogna avere una rosa che vada a combattere questa difficoltà che hanno tutti e bisogna farci il callo. La difficoltà è lì dietro la porta. Se ci si mettono anche i tre casi di Covid-19 si completa il quadro. Quando rientrano, sono a disposizione, ma con dieci giorni di fermo e quindi hanno bisogno di dieci giorni d’allenamento altrimenti si mettono dentro e non ce la fanno. Il Covid-19 è diverso, si hanno problemi respiratori e ci vuole tempo. Quando entri in campo per mezzora il peso psicologico è lo stesso di chi comincia dall’inizio. Anzi, a livello muscolare può essere più rischioso perché fai tutto in apnea visto che giochi solo quella mezzora. Per questa difficoltà mentale a differenziare mezzora o 50 minuti, domani ce l’hanno tutti il carico della partita perché giocano tutti. Se alla prima spallatina si va giù, che forti siamo? L’analisi su che tipo di forza si ha, di che stoffa siamo fatti si va a vedere in partita e se ne riparla a fine partita”.
Pochi biglietti venduti: vuole fare un appello ai tifosi per questa partita così importante?
“Se si va a fare un confronto con gli altri stadi e le altre partite, se si gioca di giovedì alle 18:30 la cosa stride da tutte le parti”.
Politano e Demme, reduci dal Covid-19, stanno meglio?
“Sì, stanno meglio tutti e due perché hanno fatto degli allenamenti in più e il livello di risposta si è alzato”.
Fabian e Insigne puntano l’Empoli per il rientro?
“Sì, certo, proviamo a recuperarli per domenica. Non sarà facile, ma proviamo a recuperarli, si cercherà di fare tutto il possibile”.
E’ possibile rivedere la difesa a tre o tornerete a quattro dietro?
“Quando la palla ce l’hanno gli altri devi un po’ adattarti a ciò che fanno loro e loro le ultime partite le hanno giocate col 4-2-3-1. Si va un po’ dietro alla ricerca degli avversari. Se una squadra propone tre attaccanti è meglio metterne quattro in difesa, ma è legato allo sviluppo dell’azione. In fase di possesso puoi fare un po’ quello che ti pare. Puoi mandare un mediano dentro tra centrale e terzino, come fa spesso l’Atalanta che porta sei giocatori sull’arco della difesa a far girare il pallone. Quando la palla ce l’ho io, decido io che impostazione dare. In qualsiasi partita si può proporre ogni cosa. Anche il Leicester a volte fa entrare un centrocampista fuori linea per ampliare il raggio d’azione sulla costruzione”.
Manolas è pienamente pronto?
“Non può avere, in virtù del problema che ha avuto, i 90 minuti. Verrà in panchina, può entrare. Bisognerà vedere se il problema si riacutizza oppure no. In allenamento dovremo portarlo a riavere i 90 minuti ai livelli che vogliono”.
Un giudizio sulla prova di Malcuit contro l’Atalanta?
“In fase di possesso ha spunto, ha forza, ha la vampata della corsa e della velocità. Quando deve scegliere delle cose fa un po’ più fatica, però è un calciatore che ti crea delle problematiche proprio per questa fisicità e questa reattività che ha. Ha fatto bene da tutte e due le parti”.
In queste partite si vedono i giocatori veri?
“Sì, è una di quelle partite che fanno la radiografia all’anima che hai. Si arriva poi in fondo e questa è veramente da dentro o fuori. Lì poi sei costretto a non rimandare alla situazione successiva il risultato di oggi. Il risultato di oggi rimanere perché poi non si va più in giro per l’Europa. Il tuo carattere dunque deve essere di quel livello lì. Se poi quando ci sono le difficoltà non resistiamo, quanto sei forte? Sei forte poco. Bisognerà vedere che prestazione verrà fatta, è quello che determina il ragionamento successivo. Ogni partita ha in ballo un trofeo e un pezzo della nostra storia. Se si va fuori dall’Europa non dobbiamo dare niente alla società, non abbiamo debiti con nessuno. Ma verso i tifosi… Quello rimarrà sulla tua storia, sul tuo curriculum, rimarrà scritto che quell’anno lì sei andato fuori ai gironi d’Europa League”.
Vista l’emergenza, crede che potrà dare un contributo qualche giovane della Primavera?
“Abbiamo un contatto quotidiano con l’allenatore della Primavera, portiamo ogni giorno qualche ragazzo ad allenarsi con noi per renderci conto di chi può darci una mano in questi momenti. Li teniamo in considerazione”.
Il Napoli è tra le squadre più corrette, contro l’Atalanta però i suoi sono andati di più a parlare con l’arbitro. Ci sta lavorando?
“Noi consideriamo tutto ciò che ci può aiutare, tutti quelli che lavorano qui analizzano bene le cose prima su noi stessi, c’è un senso di umiltà, considerazione della tua prova, e poi si mette tutto insieme il discorso di squadra. Facciamo riunioni anche quotidianamente con i giorni così corti tra una gara e l’altra, io vedo un atteggiamento dentro e fuori dal campo corretto, a volte è faticoso mantenerlo sempre corretto, ma se vuoi scrivere una bella storia c’è dietro molta fatica e la stiamo facendo”.
Alla luce del momento di emergenza ha chiesto a Lozano e Mertens di stringere i denti?
“Sono tutti pronti a dare il massimo di quello che gli viene richiesto, soprattutto domani (ma Ghoulam è fuori lista, ndr). Io ho sempre detto di avere a che fare con un gruppo che ha talento e attributi. Uno come DI Lorenzo sabato scorso è stato male, non ha potuto dormire per tutta la notte, senza far colazione e pranzare ha giocato e ha fatto una partita stratosferica. La testa dei calciatori è quello che vogliono andare a prendere e portare a casa. Poi ci sono gli avversari e gli episodi, ma sono tutti molto disponibili a fare gli straordinari”.
Ghoulam può dare un contributo?
“E’ quasi pronto da far giocare, ha già espresso il valore che doveva esprimere ultimamente affinché venisse preso in considerazione da me”.
Le parole di Rrahmani:
“Sono partite sempre speciali, questi 90′ possono decidere la fortuna di due squadre. E’ una partita speciale, dobbiamo entrare in campo pronti a dare tutto”.
Cos’è cambiato per te personalmente con l’arrivo di Spalletti?
“Adesso sto giocando di più, questo è cambiato (ride, ndr). In una squadra come il Napoli in ogni posizione devono esserci i doppioni e noi al centro della difesa abbiamo quattro calciatori forti. Il mister ci chiede sempre cose diverse, dipende dall’avversario. Bisogna sempre essere concentrati su quello che ci chiede, visto che cambia, quindi bisogna essere sempre pronto”.
Quant’è importante per voi giocare una gara così decisiva al Maradona?
“E’ una partita speciale, tutti sognano di giocare queste gare e qui si vedono i calciatori veri, che hanno carattere e sanno quello che vogliono”.
Il Napoli con De Laurentiis si è sempre qualificato al turno successivo d’Europa League: sentite questa responsabilità?
“Noi sentiamo sempre la responsabilità, non solo in Europa League ma anche in campionato. Vogliamo giocare sempre per vincere, anche se a volte succede altro”.
Dove credi di poter migliorare?
“C’è sempre modo di migliorare. Ci sono momenti in partita in cui bisogna aspettare, ci sono anche altri momenti in cui non puoi fare nulla. Per migliorare c’è sempre posto”.