Anche contro la Juventus ci sarà la solita emergenza infortuni per Colantuono.
Come sta la squadra dopo il pari col Cagliari?
“C’è sempre il rammarico di essere costantemente in emergenza. Domani mattina è previsto un altro allenamento, anche per questo non ho diramato la lista dei convocati. Qualcuno lo abbiamo recuperato, per altri è una situazione ai limiti. Ribery? Vediamo domani, ci sono altre 24 ore di tempo e proveremo a sfruttarle al massimo”.
Juventus top club, sulla carta non c’è storia. Ma i bianconeri non stanno attraversando un grande momento…
“Le partite vanno giocate, scopriremo domani se avranno punti deboli. Occorrerà l’atteggiamento giusto, speriamo di sfruttare quelle occasioni che si potranno presentare. La Juventus ha perso l’ultima partita e verrà qui con il dente avvelenato, ma la mia esperienza insegna che ogni gara va giocata. Al fischio di inizio partiremo 0-0, poi vedremo cosa succede. E’ normale: recitano un ruolo diverso rispetto al nostro, la Salernitana però deve essere gagliarda un po’ come accaduto contro il Napoli che, ad oggi, è la squadra più forte del campionato”.
Ciclo terribile, occorrerà un grande approccio sperando in un risultato diverso…
“Stiamo preparando la gara in un certo modo, col Cagliari avremmo voluto fare alcune cose che ci sono riuscite in parte. Non abbiamo sofferto molto, purtroppo abbiamo creato poco. Se guardiamo le ultime partite, compresa quella con la Sampdoria, a volte ci creiamo difficoltà da soli. Perdemmo 2-0, ma le due reti ce le siamo quasi fatte da soli. Negli episodi veniamo beffati e condannati, ma la Salernitana può fare molto meglio quando attacca. In possesso di palla mi aspetto una squadra più incisiva, come nella parte finale della partita di venerdì sera. Quando ti sblocchi mentalmente riesci ad esprimerti meglio. Occorrerà un match importante, quasi sempre il risultato è figlio della prestazione fermo restando che la Juventus ha calciatori che possono risolverla da soli in qualunque momento. Noi diamo il massimo, pronti a soffrire senza aver paura di affacciarci dall’altra parte. Altrimenti sarà dura”.
A Cagliari in campo con tre punte, domani cambierà qualcosa in virtù della forza dell’avversario e da che dipendono tanti infortuni?
“Sotto questo aspetto non posso fornire risposte esaustive, sugli infortuni da trauma non puoi farci nulla. Sono qui da poco tempo, è una iattura che ci portiamo dietro da molto tempo. In questo caso diventa impossibile trovare un undici base, noi invece siamo costretti a cambiare sempre in un campionato difficile e che non ti aspetta. A Cagliari abbiamo modificato assetto tattico tre volte, questo è un problema. Ad ogni modo ho sempre scelto una fase offensiva con caratteristiche ben definite: trequartista, attaccante di movimento e attaccante fisico. Venerdì scorso ho provato Gondo esterno, mi dà l’impressione che può essere pericoloso anche in quel ruolo lì. Lo abbiamo perso, questo mi dispiace. Ho delle idee, vediamo se riuscirò a metterle in pratica. Il canovaccio cambierà leggermente, l’avversario è di un certo tipo. Il sacrificio di tutti i giocatori di movimento farà la differenza, siamo in emergenza e vedremo chi sarà più idoneo”.
Anche domani 20000 cuori granata…
“E che vuoi dire di più? A Cagliari hanno fatto un viaggio non certamente comodo, sotto questo aspetto siamo da Champions League. Sono la nostra certezza e la nostra grande forza. Ci trascineranno così come accaduto con il Napoli”.
Ribery come sta?
“Non è manco detto sia convocato. Ha avuto problemi di un certo tipo, vedremo domani. Ho grosse perplessità. Sugli altri ci sono più possibilità”.
Con una Salernitana al completo che formazione metterebbe in campo?
“Non ve lo dico perchè mancherei di rispetto ai calciatori che stanno giocando in questo periodo. Ruggeri non l’ho mai visto, Mamadou Coulibaly la stessa cosa. Strada facendo ho perso Strandberg e Schiavone, uno che ci aveva risolto con il gol la partita di Venezia. Lassana l’ho recuperato da poco e ha fatto una partita e mezza. Il sistema di gioco è importante, ma anche poter dare continuità all’undici di base farebbe la differenza. Alcuni elementi non sono al top, ma devono necessariamente stringere i denti. E’ vero che qualcuno lo recuperi e lo getti nella mischia, ma è evidente non siano al massimo. E una squadra come la Salernitana lo paga più delle altre. Anche dalle Nazionali qualcuno è tornato acciaccato, come accaduto con Strandberg. Veseli l’ho visto per la prima volta prima di Cagliari. Le defezioni sono una triste costante, la tattica è relativa: questa squadra è duttile, il problema è non avere mai tutti a disposizione”.
Gondo e Kastanos recuperano?
“Cedric sicuramente no, ha un problema muscolare. Su Kastanos c’è qualche possibilità. Schiavone ha recuperato. Torno a ripetere: a Cagliari abbiamo cambiato tre volte sistema di gioco perchè siamo in emergenza. Lo schema si modifica di continuo. Domani immagino che tipo di partita sarà, per quella di venerdì potevamo fare qualcosa di diverso ma non c’era la possibilità”.
Perchè la Salernitana contro le grandi riesce a dare una risposta importante, al di là dei risultati, mentre negli scontri diretti viene meno?”
“Se vado ad analizzare il mio cammino vi dico che a Venezia abbiamo vinto, mentre con l’Empoli ci siamo complicati la vita nei primi 20 minuti disputando un buon secondo tempo pur con un risultato acquisito che, probabilmente, ha spinto l’avversario a rallentare. A me la gara con la Sampdoria non è dispiaciuta, un match equilibrato contro un avversario che è arrivato nono un anno fa. Non è che siamo uguali uguali, eh! Hanno fatto tre gol al Verona che, due domeniche fa, ha preso a pallonate la Juventus. Le partite vanno giocate, ma la Samp reciterà un altro tipo di campionato rispetto al nostro. Ha una rosa forte, conosce bene il campionato, davanti ha giocatori importanti che stavano in Nazionale come Quagliarella, Caputo e Candreva. Non è di pari livello. Oggi la classifica dice che ce la stiamo giocando con 4-5 squadre: siamo in competizione con Genoa, Spezia e Cagliari, ma parliamo di organici che vengono da anni e anni di militanza in categoria con organico di livello. Noi pecchiamo in esperienza, sono convinto che raccogliamo meno di quello che produciamo. Ero allo stadio con l’Atalanta, partita da pareggio così come quella col Napoli”.
Bonazzoli ha chiesto di essere “coccolato”, forse gioca troppo lontano dall’area di rigore…
“Bisogna conoscere le caratteristiche dei calciatori. Non lo vedrai mai fisso in area perchè ha peculiarità ben definite, non è difficile capire come giochi. Vuole la palla nei piedi, non nello spazio. E’ una seconda punta o un trequartista senza attacco della profondità. Ha tantissima qualità nei piedi, calcia bene e salta l’uomo, ma non è la classica punta pur avendo tecnica individuale da top club. Sa giocare al calcio, non c’è dubbio. Per istinto fa ciò che gli riesce meglio”.
Davide contro Golia, ma occorre l’impresa per arrivare alla sosta con un distacco ridotto dalla zona retrocessione…
“Se ci soffermiamo sui pronostici parliamo d’aria fritta, noi siamo una neopromossa che non faceva la serie A da tanti anni e viviamo un campionato molto difficile. Bisogna attrezzarsi parecchio per fare un campionato all’altezza, come tutti abbiamo pregi e difetti. Partiamo 0-0, poi vedremo al 90′ se saremo stati bravi a difendere, ad attaccare, a pressare e a fare tutto quello che serve per sovvertire questo pronostico. Il girone di ritorno è un’altra storia, cambierà il calendario e noi vogliamo restare quanto meno distanti possibili dalla zona salvezza”.
Allegri dice che manca leggerezza, alla Salernitana cosa manca?”
Qualche punto in più. Quando vivi un momento del genere, con risultati che faticano ad arrivare pur con buone prestazioni, diventa difficile. Occorrerebbe anche a noi un minimo di spensieratezza, a livello mentale ti alleggerisci se ottieni qualche buon risultato. Sarebbe bello giocarci qualche gara senza assilli legati al risultato. Ad ora non è possibile”.