Shevchenko in conferenza stampa, dopo l’esordio negativo casalingo contro la Roma, parla della trasferta di Udine.
E’ soddisfatto del lavoro eseguito?
“Abbiamo fatto un buon lavoro. La squadra piano piano comincia a capire di più la nostra cultura del lavoro. Io sono molto soddisfatto. I ragazzi hanno approcciato questa settimana con la giusta mentalità”.
Il recupero degli infortunati?
“Purtroppo non ci sono notizie positive. Destro adesso rientra ma non può ancora allenarsi con la squadra, dovrà fare ancora un lavoro a parte. Però speriamo che per la prossima settimana piano piano iniziamo ad inserire lui in gruppo”.
Ha messo in preventivo qualche valutazione in vista degli impegni ravvicinati?
“Dobbiamo valutare tutto. La prossima settimana abbiamo una partita difficile e poco tempo per recuperare. Sicuramente facciamo un po’ di turnover ma dobbiamo valutare dopo la partita le condizioni dei giocatori”.
Qual è la strada da percorrere?
“L’unica che io conosca: lavorare, essere uniti e compatti. L’impronta che abbiamo provato a dare alla squadra per 82 minuti siamo riusciti a mantenerla. Purtroppo abbiamo concesso gol in contropiede e dopo è stato difficile recuperare. La squadra ha messo impegno, volontà e ha provato a stare unita e compatta durante la partita”.
Quali sono le caratteristiche principali dell’Udinese e come l’affronterete?
“E’ una squadra un po’ inglese. Una squadra che è molto diretta, con giocatori fisicamente molto forti. Sono molto pericolosi sui calci piazzati. E’ una squadra che non fa possesso palla e gioca molto in verticale”.
Da ex attaccante come si può fermare un giocatore come Beto?
“Un giocatore molto potente, alto e che tiene molto la palla. Solo con il gioco di squadra. Un giocatore singolo può incidere sull’episodio ma noi dobbiamo essere molto più decisivo”.
La vittoria manca da dieci partite: quanto può incidere questo dato nello spogliatoio?
“Dobbiamo credere nel progetto, credere nelle nostre forze. Solo messaggi positivi possono aiutare ad uscire da questo momento”.
L’Udinese è la squadra contro cui, da giocatore, ha vinto di più. Può essere di buon auspicio?
“Vorrei vincere tutte le partite da allenatore e continuare a vincere”.