Mazzarri mette in evidenza tutte le difficoltà che nasconde la sfida contro una formazione come quella nerazzurra con le assenze di Keita e Ceppitelli.
Ci dà un suo commento sulla questione infortunati?
È da quando sono arrivato che ci manchino sempre diversi giocatori importanti, ormai è una costante. Ho già detto anche troppo, l’allenatore non deve mai dare la sensazione di lamentarsi delle assenze. Devo solo far capire ai giovani che sono validi e dobbiamo fare il massimo per rendere difficile la vita all’Atalanta.
Come valuta la situazione dell’attacco?
Quando non facciamo punti non dobbiamo troppo fossilizzarci sulla partita, ma voglio che i ragazzi si concentrino sulla prestazione. Le ultime tre partite sono state tre sconfitte, ma vanno lette in modo diverso. Se entriamo nelle pieghe delle gare, posso dire che con la Fiorentina ero furioso perché a livello di atteggiamento e prestazione dopo il rigore che ci ha ghiacciato, ci siamo sgonfiati. Ci sarebbe molto da discutere ancora sulle decisioni arbitrali, ma lasciamole perdere. Con la Fiorentina meritavamo di perdere, con la Roma no: abbiamo creato più di loro, avremmo meritato quantomeno un punto. Dobbiamo migliorare la fase difensiva, ma ogni tanto le leggerezze come a Bologna fanno subire gol. Qui concorrono gli episodi: errori dell’allenatore, perché mi metto in discussione. Poi gli errori dei giocatori, nostri e avversari. Poi ci sono anche gli errori degli arbitri. In questo momento, anche un punto può cambiare la situazione, perché con i pareggi con Roma e Bologna non saremmo stati più ultimi. Questo mi fa arrabbiare, perché questi punti ci avrebbero dato una mano: in partite equilibrate come queste, l’episodio decide il risultato.
Cosa non le è piaciuto della prestazione dei suoi a Bologna? Strootman a Bologna è sembrato fuori ritmo, la preoccupa la sua prestazione?
Purtroppo a voi non posso far vedere le immagini, abbiamo fatto bene la fase difensiva dove ho visto una crescita della squadra. Abbiamo fatto una cavolata prendendo subito gol a inizio ripresa, ma la sensazione è che se avessimo fatto bene in ripartenza avremmo potuto far male. Poi abbiamo preso un gol balordo, ho provato a sbilanciare per cambiare marcia con cambi e atteggiamento. Abbiamo avuto una reazione abbastanza importante, creando i presupposti per pareggiare. Poi certo che vorrei palleggio più veloce, verticalizzare in modo adeguato, far girare a vuoto l’avversario e via dicendo. Nello specifico il problema è l’emergenza in tanti ruoli, ora dobbiamo fare di necessità virtù. Alcuni giocatori sanno che devono dare di più. Strootman potrebbe essere utile giocando come faceva l’anno scorso, così da limitare i suoi problemi di condizione atletica dovuti ai vari stop fisici.
Quanto saranno importanti Nandez, Marin e Deiola in transizione?
Speriamo che Nandez stia bene, è sempre un po’ acciaccato. Voglio specificare un’altra cosa: se andate a vedere i dati sulle mie squadre, è sempre stata al primo posto nel recupero palla in metà campo avversaria. Ma per farlo bisogna essere in una condizione atletica ottimale: a me non piace far palleggiare gli altri, perché mi piacerebbe aggredire l’avversario fin dall’inizio partita. Se non lo faccio è perché si sono venute a creare le situazioni di cui parlavo prima, con giocatori che recuperano all’ultimo e vanno in campo. In più, col campionato spezzatino, è difficile migliorare queste cose per chi gioca. Per tutti questi motivi cerchiamo di fare le cose migliori, cercando anche di limitare i danni. Ecco perché mi dà fastidio non avere quei due punti in più ora, perché ce li saremmo meritati.
Si aspettava a questo punto un bilancio così negativo?
Sono anni che non mi succede una situazione simile, sono incavolato anche per questo. Ma sono venuto a Cagliari sapendo che non era una situazione facile, ma non mi aspettavo così tanti infortuni. Sono abituato a fare i risultati attraverso la prestazione: con i due punti persi con il Venezia per bischerate nostre e i due mancati pareggi, avremmo 4 punti in più. La classifica sarebbe stata diversa, questo fa rabbia. Noi dobbiamo a continuare sui nostri principi, cercando di recuperare un’identità.
Quanto spiace non essere riuscito a dare la sua impronta a questa squadra?
Quando arrivai a Napoli lavorai per 15 giorni con tutta la squadra. Stavolta sapete bene quanti giocatori sono rimasti durante la sosta, così come quando sono rientrati i nazionali. Non c’è mai una settimana tipo, ma vedete quante volte ho potuto lavorare con il gruppo intero. Forse una volta sola. Sono dati oggettivi. Quando Sarri dice che si lamenta che ha una squadra nuova cui far imparare gli automatismi, ha ragione: solo con gli allenamenti si imparano queste cose.
Contro la Roma avete fatto la gara migliore curiosamente senza senatori, rivedremo tanti giovani di sacrificio anche con l’Atalanta?
Qualcuno di quelli visti con la Roma ci sarà, ma se siamo in emergenza continua io non ho ricambi. Non guardo a senatori o non senatori, se tu hai un giovane che ti dà garanzie lo rischi, ma se ti manca il senatore e anche il ricambio è un continuo rincorrere. Queste sono le mie difficoltà, ripeto ancora una volta, oggettive. Questo non vuol dire che domani non proveremo ad assaltare l’Atalanta, cercheremo di fare sempre la gara migliore. E domani con l’aiuto del pubblico, che con la Roma è stato magnifico e ci ha fatto sentire tutto il calore, spero di vederla.