Mourinho presenta la sfida di Conference contro il Bodo dopo la disfatta norvegese.
Le parole del mister
Sulla partita
“Vogliamo vincere per tornare primi nel girone. La partita di Bodo non l’abbiamo dimenticata”
In questi casi si ridà una chance a chi ha fallito in Norvegia oppure no?
“Abbiamo sbagliato tutti lì, non voglio dire che ha sbagliato uno piuttosto di un altro. Domani vogliamo vincere come squadra. Non giocherà la stessa squadra, ovviamente. Anche io dopo la gara ho detto di aver avuto troppe paure come del freddo, degli infortuni e della stanchezza, ma non della partita o di una sconfitta. Ho sbagliato io e abbiamo sbagliato tutti”
Cosa sta succedendo ad Abraham?
“Il problema siamo sempre noi. Non è individuale. E’ un giocatore che viene da una cultura arbitrale, calcistica e umana diversa. Penso che non è mai facile. Ha iniziato abbastanza bene, ha creato un impatto positivo e adesso vive un momento non speciale, ma è un grande giocatore e abbiamo fiducia in lui. Tornerà a giocare meglio, segnerà e non ci sono problemi. Fiducia totale in lui”.
Rispetto alle altre piazze dove ha allenato ha riscontrato differenze di arbitraggi e sanzioni?
“Non parlo di arbitraggi, nemmeno di Serie A”.
Con Cagliari e Milan abbiamo visto un atteggiamento tattico diverso, può essere una variante di cui tenere conto?
“Non parlo di quello che abbiamo fatto in Serie A”
Come sta atleticamente Zaniolo?
“Due anni dopo l’infortunio non è facile. Per esempio contro la Juve ha sentito un po’ la paura di chi ha sofferto tanto. Solo il tempo può aiutare. Fisicamente sta bene edema fortissimo. Ci sono dettagli che deve imparare dal punto di vista tattico, ma è normale alla sua età quando ha perso due anni di carriera. E’ un professionista e ama lavorare, sono soddisfatto”.
E’ migliorata l’immagine del campionato italiano rispetto a dieci anni fa?
“E’ un campionato dove si gioca molto bene e le squadre hanno qualità. Così come calciatori e allenatori. Sono veramente soddisfatto di essere qui con voi”.
Si fida ancora di Shomurodov?
“Mi fido di tutti, ma ci sono dei momenti dove i calciatori non sono nel loro miglior momento, soprattutto a livello di fiducia. Felix? Ovviamente domani non sarà in lista ma è un calciatore con qualità che noi non abbiamo che cerca movimenti che non facciamo tanto. Siamo una squadra che vuole palla al piede e in pochi sono aggressivi come lui senza palla. Il ragazzino è lontanissimo dall’essere un giocato perfetto e finito. E’ lontano dall’essere un titolare, ma ha un profilo che merita lavoro”.
Le parole di Abraham
Che momento stai vivendo? Che ne pensi del rigore assegnato domenica al Milan?
“Nel calcio capita di avere alti e bassi, momenti buoni o meno buoni. Un calciatore del mio calibro deve dimostrare adesso la propria leadership e aiutare la squadra, tutti vorrebbero vincere sempre ma capita di attraversare momenti difficili che devo superare. Sugli arbitri dico che hanno tanta pressione e commettere errori è umano, poi non vorrei mai che decisioni sbagliate venissero prese contro di noi, però capita”.
Come ti senti dopo l’infortunio con l’Inghilterra? Canti spesso l’inno della Roma, cosa ti trasmette?
“Le cose stanno andando meglio, ho avuto qualche problemino però voglio esserci sempre per aiutare la squadra e metto da parte qualche problema fisico. Non mi piace avere delle scuse, poi è chiaro che vorrei giocare sempre al 100%, spero di poter tornare al massimo della forma il prima possibile. Mi sono innamorato della Roma dal primo giorno e penso si veda, il mio modo per dimostrare la passione per questo club è tutto questo, devo ripagare con le mie prestazioni la fiducia dei tifosi. Vogliamo rispondere sul campo e dimostrare che teniamo molto alla Roma”.
Cosa ti chiede Mourinho?
“Non sto attraversando difficoltà a livello ambientale, il calcio è una sfida. Ho avuto la fortuna di giocare contro di lui in Inghilterra, di allenarmi con lui ed è un contesto di sfida, imparo ogni giorno. Tutta la squadra si sta conoscendo e una volta acquisite le richieste del mister, saremo una squadra vera. Dobbiamo tenere duro, poi Roma non è stata costruiita in un giorno come sapete meglio di me”.
Ti aspettavi un campionato così chiuso tatticamente?
“Sono cresciuto giocando contro le Nazionali, soprattutto a livello giovanile. Sapevo quello che mi aspettava. Fa parte del processo di apprendimento e di crescita. Sono giovane, vengo da un calcio più aperto. Fa parte del mio processo di crescita imparare a conoscere i punti deboli di certe squadre e giocatori. Sono sicuro che verranno nel futuro cose molto belle”.
Pensavi di poter perdere 6-1 una partita di Conference League? Domani basta vincere anche 1-0?
“Non ti aspetti di perdere quando scendi in campo, non vuoi perdere in quel modo. E’ stata una partita a dir poco negativa e domani abbiamo l’occasione per dimostrare quello che vogliamo davvero. Affrontiamo un’ottima squadra come visto. Domani giochiamo per vincere”
Vorresti tirare il prossimo rigore? Visto che ti eri proposto nel derby e a Torino…
“No, in quanto attaccante vorrei sempre segnare. In quel momento mi sentivo di avere fiducia. A Torino ero pronto a calciarlo. Sappiamo bene qual è la gerarchia. Jordan è un rigorista straordinario. Spero di tornare presto a fare gol”.
In qualche modo la Roma è stata sorpresa all’andata?
“Il modo migliore per prepararsi è avere fiducia. Domani ci aspettiamo di giocare una buona partita. Dobbiamo essere pronti e giocare al nostro meglio per cancellare quella pagina”.