Pioli presenta la sfida al Porto valevole per la quarta giornata di Champions.
Quanto è importante dire ai vostri tifosi che li volete allo stadio perché ci credete?
“Tantissimo, i nostri tifosi non sono secondi a nessuno. Purtroppo in Champions non siamo riusciti a dare loro le soddisfazioni che meritano, domani abbiamo un’opportunità e mi aspetto tanto dalla mia squadra”.
Quanto ci credete? E quanto peserà il derby nelle sue scelte di formazione?
“Non dobbiamo pensare ad altre partite, domani è il crocevia finale. Ci crediamo, abbiamo le qualità per interrompere questa striscia negativa di risultati. Poi possiamo stare qui a dire che meritavamo di più, è vero, ma siamo a zero in classifica. E ora abbiamo una partita per sistemarla. All’andata abbiamo sbagliato tante situazioni, dovremo concentrarci per fare qualcosa di diverso. Poi sappiamo cosa ci aspetta domenica prossima, ma sarà un’altra situazione”.
La partita con la Roma ha acceso le polemiche, lei aveva già chiesto uniformità. In Champions avete subito degli episodi discutibili, come si spiega questo momento di difficoltà?
“Io credo anzitutto a una cosa. Che noi abbiamo vinto a Roma perché abbiamo giocato meglio e abbiamo perso a Porto perché abbiamo giocato peggio. Credo a questo e penso a questo, non ad altre situazioni che non posso controllare”.
Quanto la fa arrabbiare, tornando alla gara con la Roma, che nel post gara si sia parlato di più dell’arbitro che della prestazione della squadra?
“Io con la squadra ho valutato bene la prestazione, ho visto le cose positive che abbiamo fatto, sia a livello tattico che di carattere. Poi l’opinione che si ha di fuori del Milan non ci ha mai preoccupati, siamo così concentrati sul nostro lavoro che non possiamo perdere energie su altre situazioni che non ci riguardano tanto. La partita di domani è molto importante, sentiamo di non meritare lo zero in classifica, ma abbiamo un’opportunità. Contro un avversario molto forte: noi abbiamo giocato male, ma il Porto ha giocato bene. Dovremo essere al nostro livello, come ha detto Davide (Calabria, ndr) la Champions è la competizione dei dettagli”.
All’andata è stato buon profeta, aveva individuato in Diaz il giocatore più pericoloso. Cosa vi ha sorpreso di come ha giocato il Porto all’andata?
“Quello che avevamo visto nella preparazione della partita è quello che poi il Porto ha messo in campo, sono stati aggressivi ma non tanto da non farci gestire la palla in sicurezza. Una squadra che di solito si trova a suo agio a gestire la partita va in difficoltà quando non ci riesce. Potevamo fare di più per muoverci meglio, la gestione della palla non ti viene se ci sono i movimenti fatti male”.
Domani è cruciale per entrambe le squadre. Che idea si è fatto del Porto e come pensa che si presenterà domani in campo?
“È una squadra forte, non posso sapere l’atteggiamento che avranno domani sera ma so come giocano, scendono in campo in maniera aggressiva e con giocatori offensivi di qualità. Dovremo essere lucidi e precisi, non sbagliare le giocate semplici, continuare a essere propositivi e pericolosi, abbiamo la possibilità di segnare dei gol”.
Gioca Giroud?
“Dobbiamo fare ancora la rifinitura, deciderò dopo l’allenamento di oggi pomeriggio”.
Maldini l’ha definita l’artefice della rinascita sportiva del Milan, quand’è che annuncerete il rinnovo?
“Quando il tuo lavoro viene riconosciuto è una cosa importante, sono molto contento del rapporto che ho con il club, con i miei dirigenti. Siamo tutti convinti di poter lavorare insieme, bene”.
Sconcerti l’ha paragonata a Guardiola, che effetto le fa questo tipo di paragone?
“Sicuramente per me Guardiola è il miglior allenatore al mondo, anche se ce ne sono altri bravi, ma lui è il migliore soprattutto per come migliora i giocatori che ha a disposizione. Io ho preso un po’ da tutti per cercare di migliorare, è quello che sto cercando di fare”.
Le parole di Calabria
Prima domanda: che volto avrà il Milan contro il Porto domani?
“Avrà uno sguardo pronto, è l’ultima possibilità che abbiamo per rimanere in Champions. Ci crediamo, abbiamo le qualità per fare una grande partita e passare il turno. Dobbiamo crederci fino all’ultimo minuto”.
In campionato volate, in Champions faticate. Perché il Milan ha due facce?
“Ci sono stati degli episodi che hanno portato a questa classifica, non credo che la meritiamo ma dobbiamo tenerne conto. Sono convinto che ci sono possibilità, già da domani, per fare meglio. In campionato è merito di tutti, crediamo in quello che facciamo e si vede. In Champions dobbiamo fare di più e cercheremo di farlo da domani”.
Sei tra i simboli della crescita del Milan. C’è ancora un ultimo passo da fare in direzione europea per te e per il club, e qual è?
“Io la Champions la chiamo la competizione dei dettagli, ce ne sono stati alcuni a nostro sfavore. Questo ha portato a fare sì che abbiamo questa classifica, ci dispiace perché meritiamo di più. C’è poco da dire, dobbiamo partire domani a partire dal fare meglio rispetto all’ultima sfida, penso sia stato l’unico passo falso ma abbiamo fatto un grande girone. Domani sarà importantissima, dovremo fare vedere quello che possiamo fare”.
A livello tattico la vostra evoluzione, e la tua nello specifico, con la capacità di coinvolgere maggiormente la difesa nel gioco, vi porterà dei risultati anche in Champions?
“Penso di sì, credo sia un gioco propositivo, offensivo. Nel calcio moderno è fondamentale, ci crediamo tutti e sta portando dei risultati, lo farà anche in Champions”.
Un commento sulle polemiche arbitrali seguite a Roma-Milan?
“Ci saranno sempre degli episodi nel calcio, tutti possono sbagliare e anche gli arbitri, bisogna essere più forti di tutto. Non penso che abbiano danneggiato la Roma, siamo stati migliori sul campo, ma l’hanno detto anche loro. È stata una vittoria meritata”.
Cosa vuol dire per te giocare la Champions a San Siro, davanti ai tifosi rossoneri?
“Significa tanto, è una cosa che ho sempre sognato, ho lavorato tanto per arrivare fin qui. Mi auguro che ci saranno tanti tifosi domani a supportarci, sono il dodicesimo uomo ed è uno stadio fantastico quando è pieno di gente. Mi auguro che li faremo felici con una grande partita”.
Quanto è importante giocare questa partita con le spalle al muro?
“Penso che anche spalle al muro abbiamo dato sempre il meglio di noi, è una cosa in cui crediamo molto”.
Cosa ti ha dato di più rispetto ad altri allenatori mister Pioli?
“Mi ha aiutato tanto, all’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica ma poi il lavoro è stato fondamentale. È un fatto di fiducia, di credere in quello che si fa, dare tutto quello che si ha sul campo, se remiamo tutti dalla stessa parte i risultati arrivano”.
Quanto è importante per te giocare sempre a destra, è una cosa di cui avete parlato col mister?
“Non chiederò mai al mister dove farmi giocare, credo sia il suo compito e posso aiutare in più ruoli se serve. Sicuramente, giocare sempre nella stessa posizione è una cosa positiva, prendi le misure, acquisti fiducia e lavori meglio con i compagni. È una cosa positiva secondo me”.