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Italiano in conferenza stampa prima della trasferta di Bergamo

Italiano mette in guardia i suoi sulla forza dell’Atalanta facendo i complimenti per il lavoro svolto a Gasperini. Il punto su Kokorin, Amrabat ed i nuovi.

Italiano fa i complimenti a Gasperini e alla sua Atalanta per poi parlare dei nuovi arrivati e di alcuni rimasti.

Cosa ha intenzione di fare con i rientri dei Nazionali?

La preparazione alla gara pian pianino sono tornati i Nazionali tranne i sudamericani. Per quanto riguarda il loro utilizzo vediamo, visto che rientrano domani. Gli altri si sono allenati qualche giorno preparando una partita difficile in maniera anomala. Dobbiamo adeguarci. È difficile preparare una partita così in poco tempo ma dobbiamo essere svegli tra oggi e domani a farci trovare pronti. Dispiace perché forse serviva qualche giorno in più ma riguarda tutti e cercheremo di fare meno errori possibili.

Cosa pensa dell’Atalanta?

Gasperini e l’Atalanta in questi ultimi anni hanno fatto un lavoro straordinario che tutti riconoscono. Una squadra che se è in giornata e in condizione dà spettacolo per i tanti gol e per il gioco che propone. In tanti abbiamo ammirato questa squadra. I complimenti li ho già fatti e continuo a farli alla società e al mister. Sarebbe bello cercare di fare un percorso come quello che stanno facendo loro. Arrivare in Champions e protagonisti in campionato per tanti anni. Questa partita è molto difficile e complicata. Sapete tutti di cosa è capace l’Atalanta, soprattutto in casa. In due allenamenti dovremo essere veloci e svegli. Preparare nel minimo dettaglio ciò che serve per metterli in difficoltà. Siamo reduci da una vittoria e dobbiamo dare continuità.

C’è il pericolo che l’Atalanta approfitti dei contropiedi?

Penso che l’Atalanta ad oggi è una squadra completa. Sa dominare le gare ma anche ripartire in contropiede. Sa agire mandando tanti giocatori in zona gol. È una squadra che se gli lasci il pallino del gioco ti attacca con molti uomini e noi dovremo limitarli in questo. Sono bravi anche a creare duelli e dunque dovremo saper leggere bene tutte le situazioni senza consegnare palloni sanguinosi perché sono troppo svegli in zona gol. Dovremo lavorare bene sulle preventive e cercare di non permettergli di ripartire. Bisogna stare attenti soprattutto quando si ha la palla.

E’ stata una scelta quella di puntare su Kokorin come vice Vlahovic?

Fin dal ritiro abbiamo individuato in Kokorin le caratteristiche per fare questo ruolo. Sta crescendo e pian piano sta lavorando anche spalle alla porta. Si è deciso di lavorare in coppia con Dusan per quanto riguarda il ruolo di punta ma all’occorrenza ci sono tanti giocatori come Nico Gonzalez che possono giocare in quel settore di campo. Ogni tanto dovremo mandare dentro tanti attaccanti per forzare la mano anche se spero che capiti poche volte. Lo vedo in crescita Kokorin e dal ritiro è cresciuto tantissimo.

Che tipo di decisione è stata quella di andare avanti con Kokorin?

Non si era mai parlato di andare alla ricerca di un altro attaccante. Abbiamo valutato Kokorin in quel settore di campo. Ha qualità e dimestichezza. È un giocatore di livello e nel momento in cui mentalmente si calerà in quel ruolo, potrà fare bene. Sa proteggere la palla, sa duettare e attaccare la porta. Lo vedo in grandissima crescita ed è stata una decisione nata dopo i primi giorni di ritiro.

Avete deciso di dare fiducia a Sottil, per questo non avete puntato su altro sul mercato?

Sottil è un calciatore davvero talentuoso. Ho conosciuto un ragazzo che ha veramente tanta voglia di fare bene e contentissimo di essere rimasto in viola.
È contentissimo dell’importanza che gli stiamo dando e sono convinto che con un cambio anche nella mentalità, ha caratteristiche che lo possono portare a diventare un calciatore importante. Abbiamo deciso anche per questo di non prendere altri attaccanti. Speriamo di essere ripagati dopo la fiducia che gli abbiamo dato. Loro hanno capito il lavoro che vogliamo fare e che si sposano bene con le caratteristiche utili per le nostre idee. Per come l’ho visto entrare con il Torino, penso che se quella è la testa di tutti, per mentalità possiamo sicuramente fare la differenza e sono contento di averlo visto entrare in quel modo.

Secondo lei chi potrebbe giocare sull’esterno oltre ai giocatori utilizzati in quel ruolo?

Se deve arrivare qualcuno deve essere funzionale e con situazioni favorevoli per la società. Ne abbiamo quattro di valore. Qualcuno si può adattare se ce ne fosse bisogno anche se spero di no perché quattro sono tanti. Gli interni e gli esterni sono quelli che spendono tanto e per questo c’è bisogno di tutti ma abbiamo mezzali che si possono adattare. Odriozola ha qualità fisiche incredibili. Può fare 95 minuti avanti e indietro. Si deve adattare alla proposta del nuovo allenatore e conoscere i compagni e i meccanismi. È un ragazzo intelligente e felice di essere qui. È in coppia con Venuti e sono due calciatori di valore. La concorrenza è sana e tutti i ragazzi hanno voglia di far bene e di mettermi in difficoltà.

Nastasic e Castrovilli?

È tornato con una contusione alla caviglia e Castrovilli con una botta al polpaccio. Sono tutti recuperati e sono a disposizione per la partita. Anche lì il ballottaggio delle coppie come in tutte le zone del campo e cercheremo di capire cosa proporrà l’avversario e speriamo di scegliere bene.

Cosa ha chiesto a Torreira e quanto si è inserito nei suoi schemi?

Vale lo stesso discorso per Odriozola. Nuovi metodi, nuovi concetti e compagni nuovi. Però stiamo parlando di un calciatore che ha militato in grande squadre e che ha un grande carisma oltre che una grande intelligenza calcistica. Mi ha impressionato il suo dinamismo e la sua voglia di avere sempre la palla tra i piedi. Si aggiunge al reparto con diverse caratteristiche rispetto agli altri. Sono contento di avere un calciatore con questo carattere. Dobbiamo essere forti, una squadra che non molla mai. Un giocatore col suo carattere da questo punto di vista ci tornerà utile sicuramente.

Per valori quanto è distante la Fiorentina dal livello dell’Atalanta?

Non posso saperlo però tutti conosciamo il percorso dell’Atalanta. Hanno iniziato con delle difficoltà ma poi sono venuti fuori alla grande valorizzando tanti giovani e iniziando a migliorare la classifica anno dopo anno. Hanno raggiunto tutti gli obiettivi ed è stato un percorso bellissimo da vedere e tutti quelli che fanno calcio si augurano di seguire questo tipo di percorso. Anche noi vorremmo crescere di anno in anno e fare esplodere i giovani mantenendo un’identità ben precisa. È un qualcosa che tutti nel mondo del calcio sperano di ottenere.

È soddisfatto di come hanno lavorato coloro che sono rimasti a Firenze in questi giorni?

È la prima volta che mi capita di lavorare senza tanti giocatori perché vanno via in Nazionale. È un qualcosa di straordinario perché per la prima volta hanno giocato tre partiti ed alcuni tornano nella notte prima della partita. Abbiamo cercato di fare il massimo. Eravamo in 11 di movimento. Da ieri il blocco squadra sta preparando la partita nel modo migliore. Prima abbiamo cercato di mettere minuti nelle gambe dei nuovi e da ieri stiamo preparando in modo specifico la partita. Ci dobbiamo adeguare e cercheremo di prepararla al meglio. Chi è rimasto ha lavorato benissimo e speriamo possano trascinare gli altri.

Amrabat nel suo centrocampo dove può giocare?

Con Amrabat ho parlato chiaramente. Un giocatore così giovane non può limitarsi di poter giocare solo a due. Uno così giovane deve cercare sempre di migliorarsi e di fare tante cose e in tanti sistemi. Con la sua qualità non può avere delle limitazioni per il proprio utilizzo. Si dovrà adattare velocemente a tutto ciò che cercheremo di proporre. Penso che possa stazionare nella zona centrale. Il ragazzo ha dato grande disponibilità. È rimasto felicissimo di continuare con la Fiorentina, però per le regole e alcuni principi relativi ai movimenti, dovrà essere bravo ad applicarsi rapidamente.

 

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