Italiano in conferenza stampa pre sfida alla Lazio parla dei suoi giocatori di ritorno dalle nazionali, della rincorsa alla salvezza e della mancata panchina d’oro.
Mister, si torna in campo. Che gara si aspetta contro la Lazio?
“Torniamo in campo dopo la sosta. Abbiamo ritrovato tutti i nazionali fra ieri e oggi. In due allenamenti abbiamo cercato di preparare questa trasferta difficilissima contro una delle squadre più forti del campionato e contro una squadra che all’andata ci mise in difficoltà sotto alcuni aspetti che abbiamo cercato di curare e speriamo di non commettere quegli errori domani. La partita è difficile, riapre il campionato con ultime dieci sfide importantissime. Speriamo di rispondere presente”.
Come ha ritrovato i nazionali e pensa di schierarli già sabato o hanno bisogno di riposo?
“Fisicamente stanno tutti bene. Sono contento per quello che hanno fatto, per le loro esperienze. Chi ha giocato di più e chi ha giocato meno ma essere nel giro delle nazionali è sempre una grande soddisfazione. Penso che a livello mentale stiano tutti bene e mi auguro che questo dia una spinta ulteriore a tutti per questo rush finale”.
La vittoria col Cagliari prima della sosta è stata molto importante in ottica salvezza. Pensa che ora sia importante gestire il vantaggio?
“La gara col Cagliari è stata una gara molto importante. Sono tre punti che chiaramente bloccano quel periodo un po’ negativo dal punto di vista dei risultato. Però, come ho sempre detto, i risultati non arrivavano ma le prestazioni erano sempre confortanti. Siamo contenti di aver ottenuto la vittoria e in questo momento si può ancora cercare di migliorare certi aspetti. Non si finisce mai di migliorare e dare importanza a tanti dettagli e si può fare anche adesso a dieci giornate dalla fine. Il nostro pensiero continuerà ad essere quello che ci ha permesso di ottenere 29 punti, sapendo che in tante situazioni possiamo cercare di essere più bravi. Soprattutto in momenti dove stacchiamo la spina e concediamo un po’ troppo all’avversario e in altri momento dove non riusciamo ad affondare il colpo. In ogni momento si può crescere e migliorare e noi cercheremo di farlo anche da qui alla fine”.
Parte del suo pensiero è dedicato alla gara col Crotone o è concentrato solo sulla Lazio?
“No. Pensiamo come abbiamo sempre fatto una partita alla volta. Tutte le partite per lo Spezia sono difficili e da preparare bene una alla volta. Concentriamoci su questo avversario fortissimo composto da giocatori di livello mondiale. Giocatori che hanno qualità e in qualsiasi momento possono decidere le sorti della partita. Pensiamo a questo impegno poi dalla prossima settimana penseremo alle altre”.
L’affetto della gente compensa il rammarico per la mancata “Panchina d’Argento” che sarebbe stata meritata?
“Io mi tengo stretto l’affetto, la fiducia di questo popolo. Perchè in questi due anni si è creato davvero un rapporto speciale. Ne vado fiero e ne sono felicissimo. Per le difficoltà iniziali non pensavo si potesse arrivare a questo punto qua e invece quando si riesce ad instaurare questo tipo di affetto e questa stima reciproca è un qualcosa di impagabile per quelli che fanno il nostro mestiere. Per il resto sinceramente non mi interessa, penso solo a quella gioia che mi auguro possa arrivare per tutti. I premi individuali in questo momento non fanno parte del pensiero mio, del mio staff e di tutti quelli pensano solo ed esclusivamente ad un risultato finale collettivo e di squadra”.