Semplici presenta la sfida contro il Verona che sarà una tappa fondamentale alla corsa alla salvezza. Niente da fare per Ceppitelli. Marin sarà valutato. Gli altri hanno lavorato bene e Cragno sarà al suo posto nonostante tutte le precauzioni prese.
Come sta Ceppitelli? Come ha trovato Marin dopo la Nazionale?
“Luca non sarà della partita per un problema al polpaccio e non sarà tra i convocati, Razvan ha fatto tre partite in 8 giorni: non è nelle migliori condizioni e sarà sicuramente con noi, vedremo se inserirlo subito tra i titolari”.
Ha sfruttato questa sosta per lavorare sui suoi concetti di calcio?
“Sono stati dieci giorni importanti, abbiamo cercato di migliorare quei tre concetti fondamentali che ho portato dall’inizio. Niente di nuovo, ma cercare di avere un’identità precisa di gioco e la giusta mentalità per affrontare domani una squadra di valore, che sta facendo un grande campionato. Sta a noi fare una grande prestazione”.
C’è preoccupazione per Cragno?
“È tutto sotto controllo, ha fatto tampone ed è risultato negativo: stiamo prendendo tutte le precauzioni, ma credo che possa essere convocato. Il Verona ha una mentalità importante, dobbiamo cercare di dimostrare quello che finora non siamo riusciti a fare”.
Come avete lavorato in questi giorni per migliorare l’attacco?
“Dobbiamo migliorare con un po’ di cattiveria in più, non solo sotto porta: i ragazzi ci stanno mettendo l’anima, ma serve ancora qualcosa di più, perché dobbiamo portare a casa il risultato”.
La sosta le ha permesso di recuperare fisicamente qualche giocatore: a che punto è la squadra, dato che l’Hellas è forse la miglior squadra sulle seconde palle della Serie A.
“Abbiamo cercato di portare i nostri principi, i ragazzi hanno lavorato con attenzione e disponibilità: per questo credo che l’aspetto fisico e della corsa domani siano fondamentali, bisognerà mettere in campo qualcosa di diverso”.
Domani ci saranno novità tattiche? Qual è l’umore del gruppo?
“È buono, ma non bisogna dimenticarsi cos’è successo dopo La Spezia. Il risultato immeritato ci ha fatto arrabbiare, ma quella rabbia dobbiamo usarla per ripartire da là e dalle cose buone create, soprattutto con la voglia di riscatto. Tutti ci riconoscono grandi qualità, ma sta a noi riprendere la via per l’obiettivo”.
Per l’aspetto emotivo e mentale è più importante dire che “bisogna vincere a tutti i costi” oppure dire “ce ne sono altre nove”?
“È una partita molto importante, ma non la considero un’ultima spiaggia. Sicuramente sarà rilevante per il cammino finale”.
Per la difesa è possibile il ballottaggio Calabresi-Walukiewicz? E il Cagliari ha la rabbia giusta per uscire fuori da questa situazione?
“Ho tante alternative, mi dispiace che non ci sia Ceppitelli ma ho tanti giocatori su cui scegliere. Sulla rabbia dobbiamo dimostrare di averla, se vogliamo rientrare in corsa per la salvezza sarà necessario dimostrarla: bisogna pensare positivo, vedere il bicchiere “.
Come vede Pereiro nel suo Cagliari? Dopo La Spezia, la corsa salvezza è ridotta solo al Torino?
“Pereiro è un giocatore di grande qualità, nel 3-5-2 o fa la seconda punta o la mezzala più offensiva, oppure si cambia il modulo e va a fare l’esterno di centrocampo. Mi auguro possa diventare decisivo, ha grandi qualità tecniche: lo ritengo molto utile alla causa. La corsa sul Torino? La facciamo solo su noi stessi: ora si passa dal normalizzatore all’incazzatore, passatemi il termine. Bisogna buttare il cuore oltre l’ostacolo, bisogna sentire la responsabilità e l’orgoglio di poter uscire da questa situazione. Sta a me far sì che i ragazzi scendano in campo con il giusto desiderio di rivalsa, perché hanno grandi doti nelle loro corde. Domani non è da dentro o fuori, ma sicuramente bisognerà fare risultato”.