Fonseca in conferenza pre sfida al Parma fa il punto sulla condizione di Smalling, Mkhitaryan, Dzeko, Mayoral, Pedro ed El Shaarawy.
Inoltre esprime il suo parere sull’importanza di Pellegrini e la continuità di Pau Lopez.
Gli infortuni aumentano. Con Smalling assente, Cristante rimarrà in difesa?
“Su Cristante vediamo domani. Abbiamo giocatori stanchi, in tanti stanno giocando quasi sempre e per questo dobbiamo cambiare. Dobbiamo avere domani giocatori più freschi. Non dico che voglio cambiare tutta la squadra, ma abbiamo bisogno di far rotare qualche giocatore, per far riposare principalmente alcuni calciatori che hanno giocato parecchio. Tre, quattro o cinque cambi ci saranno domani”.
Chi sta meglio tra Mkhitaryan e Dzeko?
“Mkhitaryan non sarà della partita. Borja Mayoral e Dzeko si giocheranno la maglia di titolare, stanno entrambi bene e sono pronti”.
Pellegrini oggi è un trascinatore, cos’è cambiato rispetto all’inizio della stagione? Si tratta soltanto di compiti diversi o il ragazzo sta crescendo?
“Un po’ di tutto. Lorenzo è un giocatore molto importante per noi, può fare diversi ruoli, è un giocatore intelligente ed è cresciuto. Se la squadra va meglio, è fisiologico che anche il singolo vada meglio, è un processo collettivo, non individuale. Le vittorie portano fiducia. Il fatto di essere capitano porta fiducia”.
Pedro appare in difficoltà? Da cosa dipende?
“Se uno ha guardato una partita contro lo Shakhtar, sono sicuro che si sia reso conto che Pedro è stato decisivo, fornendo l’assist per Pellegrini. Io oggi non voglio dire chi giocherà domani, ma ora faccio un’eccezione: Pedro giocherà domani”.
Sui pochi gol subiti, merito della difesa o del rendimento ritrovato di Pau Lopez?
“La squadra sta difendendo meglio e Pau Lopez è in fiducia. La cosa migliore per un giocatore è la continuità, abbiamo fatto giocare sempre Pau, fa un lavoro quotidiano per migliorare con Marco Savorani (il preparatore dei portier, ndr) ed è normale che giocando sempre è accresciuta la sua fiducia. Quello che possiamo fare per un giocatore in questa posizione è dargli fiducia, farlo continuare a giocare”.
A che punto è l’inserimento di El Shaarawy? Può partire dall’inizio domani?
“Vediamo domani. Stephan giovedì è entrato bene, ha fatto un gol importante, sta molto meglio rispetto alle precedenti partite, con più fiducia. Rispetto agli altri è un giocatore diverso, per questo l’abbiamo portato qui. Devo dire però: lasciamo lavorare El Shaarawy. Ha molte pressioni addosso, tutti pensano che lui ora debba risolvere i problemi della Roma, lasciamolo lavorare normalmente, permettiamogli di integrarsi bene nella squadra. Con la qualità di Stephan le cose accadranno normalmente, non dobbiamo creare troppa pressione su un giocatore che è arrivato adesso e che non ha giocato molto nell’ultimo anno. Questa tranquillità sarà importante per lui”.
Cosa pensa del rinvio di Juventus-Napoli, con la Roma che giocherà contro i partenopei due giorni dopo il rientro da Kiev e Gattuso che avrà una settimana per preparare la gara?
“Onestamente, a me non piace commentare quando non conosco profondamente le ragioni delle decisioni prese. Quello che so però come allenatore è che preparare tre partite in una settimana è completamente diverso che prepararne due. Preparare la partita con il Napoli in due giorno dopo la partita in Ucraina è diverso. Per me è difficile capire il rinvio, ma nella posizione di Gattuso per esempio è normale non voler giocare. Io non conosco bene le ragioni della decisione, quindi è difficile per me commentare”.
Preoccupato per le condizioni di Smalling?
“Smalling contro il Genoa ha fatto una bellissima partita, poi non l’ho fatto giocare contro lo Shakhtar perché aveva un fastidio e pensavo di farlo giocare contro il Parma. La verità è che Smalling continua ad avere questo fastidio e penso che è meglio non rischiare di farlo giocare domani, perché si rischia di perderlo per tanto tempo. La situazione è molto chiara: dobbiamo valutare giorno per giorno la sua situazione, capire come si sente e poi decidere in funzione delle partite”.
Lei è sempre pacato ed elegante: è un suo modo di fare o una scelta condivisa con il club?
“No, io sono fatto così. Voi sapete che sono sempre qui a parlare con voi e parlo dell’equilibrio. Cerco sempre di essere una persona equilibrata e voglio avere una squadra equilibrata. Se voglio questo, devo essere il primo ad essere così”.
Villar per dati è uno dei centrocampisti migliori della Serie A. Deve mettere un po’ più di fisicità al livello difensivo?
“No, io penso che deve lavorare al livello difensivo. Se guardo a quando è arrivato, è migliorato molto in questo, ma ha margini per migliorare ancora. Villar arriva da una realtà totalmente diversa, qui il calcio è più fisico. Stiamo lavorando per aiutarlo a crescere”.
L’aggressività della Roma può fare la differenza?
“Contro lo Shakhtar è stato molto importante, ma penso che ultimamente stiamo migliorando molto in questo. La squadra deve capire che questo fattore è determinante, dobbiamo continuare a lavorare per migliorare questo aspetto del nostro gioco”.
Il Parma è in crescita, che gara si aspetta domani?
“Ho visto la partita del Parma contro la Fiorentina, hanno pareggiato e hanno fatto una buona partita. Come squadra è in una situazione difficile e affronta ogni partita come una finale, anche noi abbiamo bisogno della vittoria per continuare nella corsa al quarto posto, sono sicuro che le due squadre vorranno vincere domani, perché ne hanno bisogno. Sarà una partita difficile, come sempre contro di loro. Sono una squadra fisica, concreta, che riparte bene in contropiede. In Italia sono tutte partite difficili, non possiamo mai dire il contrario”.