La Lega Calcio ha spiegato con un comunicato il perchè della decisione di assegnare a Milinkovic-Savic il gol della Lazio contro l’Inter, precedentemente assegnato ad Escalante.
Il comunicato della Lega:
La punizione da cui è scaturito il gol della Lazio era indirizzata verso la porta. A dispetto di quanto potesse sembrare dai primi replay televisivi, le immagini dall’alto, perfettamente in asse con la porta, visionate con attenzione nel post gara, mostrano che il tiro di Milinkovic-Savic sarebbe comunque terminato nello specchio della porta. Giova ricordare che, ai sensi delle Linee Guida per i gol dubbi, non conta quanto sia determinante la successiva deviazione di Escalante che inganna nettamente Handanovic. Nel movimento del giocatore della Lazio, infatti, non si ravvisa la sua intenzione di andare a colpire il pallone, quanto il tentativo di scansarsi dalla sua traiettoria diretta verso la porta. Pertanto, sulla base del primo paragrafo del Criterio 2A delle Linee Guida per i gol dubbi, la paternità del gol viene attribuita a Milinkovic-Savic.
La norma esiste da diversi anni per questa tipologia di azione, il primo caso in cui fu applicata risale al settembre del 2013, quando servì per assegnare il gol a De Silvestri in Cagliari – Sampdoria dopo tocco involontario di Gabbiadini, o ancora nel recente passato nella scelta Belotti – Zaza in Sassuolo – Torino dell’agosto 2019.