Lei ha giocato nell’Atalanta realizzando il suo record di gol. Come ricorda questa esperienza e, in particolare, mister Mondonico?
“E’ un ricordo bellissimo, vinsi la classifica cannonieri a 23 anni e sono stato l’unico calciatore nella storia dell’Atalanta ad averlo fatto. E’ una squadra che sarà sempre nel mio cuore, devo ringraziare la gente e la società che mi hanno sempre accolto in modo incredibile ed affettuoso. Fu un’annata strepitosa, con compagni eccezionali e un allenatore che mi ha dato tanto. Mi manca tanto anche il presidente Ruggieri. Oggi mi sento di dire grazie a Percassi e Gasperini, al loro direttore sportivo e a chi mi ha fatto sentire a casa. Ho trascorso giorni speciali con loro”.
Ci potrebbe essere qualche cambio di formazione?
“Dobbiamo aspettare domani mattina. Saremo in undici e non ci lamentiamo, purtroppo abbiamo avuto qualche problema ma, fino a questo momento, la squadra è stata fantastica e non ha fatto pesare le assenze. Affrontiamo un avversario fantastico, ad un passo dalla finale di Champions pochi mesi fa, mi avrebbe fatto piacere avere tutta la rosa a disposizione. Anche Tello non è stato convocato per un problema al ginocchio, stesso discorso per Tuia che, purtroppo, ha avuto un risentimento muscolare e non sarà a disposizione. Non vogliamo correre rischi inutili, venderemo cara la pelle per fare bella figura come sempre accaduto fino a questo momento”.
Come state sul piano fisico?
“Molto bene, ma è chiaro che mi avrebbe fatto piacere avere tutti a disposizione per variare e dare spazio a calciatori che si allenano al massimo. Credo non sia giusto giocare ogni tre giorni: per le squadre medio-basse è un problema, le grandi invece sono più abituate e hanno rose molto ampie, con 24 potenziali titolari. Non voglio trovare alibi, sia chiaro, ma secondo me bisognerebbe fare delle riflessioni anche sotto questo punto di vista”.
Il Benevento può essere l’Atalanta del Sud?
“Magari! Ci vorrà tempo. L’Atalanta è cresciuta in modo esponenziale negli anni. Noi abbiamo un presidente molto simile a Percassi, hanno la stessa passione e una grande voglia di fare. Amano il calcio, si affidano a dirigenti bravissimi e qualche similitudine c’è. Ci vorrà pazienza, sia chiaro, l’Atalanta è un modello per tutti e l’anno scorso ha coinvolto tutt’Italia quando si stava per qualificare alla finale di Champions”.
Come commenta la classifica attuale?
“Conosco bene la serie A. Deve essere chiaro a tutti che sarà molto difficile restare in serie A. In passato ci sono state squadre che hanno chiuso il girone d’andata a 28 punti e poi hanno lottato fino alla fine per evitare la retrocessione. Sono troppo esperto per farmi prendere dall’entusiasmo, so che ci saranno momenti difficili e dovremo essere bravi ad affrontarli”.
Un suo giudizio su Riccardo Improta…
“Non lo scopro certo io, bisogna fargli i complimenti e sono felice perchè è un ragazzo straordinario che si impegna tantissimo. Il suo ruolo preferito e dove rende maggiormente è quello della mezzala, fa bene anche l’attaccante esterno e ora si sta adattando anche come terzino. Quando ti alleni bene e sei intelligente puoi rendere dappertutto, è il classico calciatore che tutti vorrebbero avere a disposizione”.
Che mercato si aspetta?
“Se ne occupa la società, ho un rapporto quotidiano con il presidente e con il direttore sportivo. Le idee sono chiare, ma mi godo i calciatori che ho. Viola e Iago Falque non li abbiamo quasi mai avuti, vanno considerati nuovi acquisti a tutti gli effetti”.
Come sta Tuia?
“Ero felice per il gol segnato a Cagliari, è un ragazzo che avrebbe potuto fare una carriera importante già da tempo in questa categoria ma che spesso è stato frenato da qualche infortunio. Non è nulla di grave, ma preferiamo non rischiare nulla. Scenderemo in campo in undici, domani mattina scioglierò le riserve”.