Da alcuni giorni si vocifera di voci grosse nello spogliatoio granata ed oggi Tuttosport, da sempre testa molto vicina alle questioni delle compagini di Torino e soprattutto molto equilibrata nei suoi annunci, ha fatto chiarezza.
Sembra che i principali protagonisti di una vibrante discussione avvenuta dietro le quinte granata siano stati i veterani Belotti e Sirigu adducendo a motivazioni che partono dal calciomercato.
I reali motivi del litigio
Alcuni hanno attribuito lo scarso impegno di qualche giocatore alla volontà, malcelata, di cambiare aria: ebbene non è così.
È risaputo che una fetta di supporters del Toro auspica un cambio alla guida societaria e ieri si è aperto un mondo da questo punto di vista.
I tifosi del Torino, sperando di approfittare della polemica di Donald Trump con la lega calcio USA e della sua grande attività su Twitter hanno provato a pescare il jolly.
Si proprio l’ex presidente degli USA.
In moltissimi hanno scritto a Trump subissandolo di complimenti sperando di toccare le corde del suo ego.
La lite tra Sirigu e Belotti
Ieri la discussione tra Sirigu e Belotti si è trasformato in litigio.
Sirigu, sostenitore di Trump alle scorse elezioni, si è subito dimostrato entusiasta all’idea di essere un dipendente di Trump.
Belotti invece, sostenitore di Biden non ha preso di buon occhio l’entusiasmo del portiere non ha esitato ad esprimere il suo disappunto.
La discussione è andata avanti fino a quasi degenerare.
Perché Giampaolo ha preferito Belotti
A Giampaolo non interessa un granché la politica estera e la preferenza per Belotti ha due ragioni.
La prima è quella sportiva. Il capitano è forse l’unico che sta tirando avanti la baracca con i suoi gol.
La seconda è più personale. Giampaolo sta godendo di una fiducia che probabilmente non si sarebbe accordato neanche lui stesso dopo l’esperienza al Milan ed i risultati ottenuti fino ad ora.
Un eventuale Trump di certo non gli permetterebbe di avere tutta la voce in capitolo di cui gode.