Il mio programma del sabato sera
Il programma di questo weekend per me era facilissimo: restare a casa sabato sera per guardarmi Cagliari vs Inter. Forse non era una finale di Champions, ma considerato il fatto che il giorno dopo mi avrebbe aspettato una mezza maratona (vi ricordo che sono un discreto runner) ho preferito restare a casa e dopo la partita andare a dormire. Questo sarebbe stato il programma perfetto, considerando anche il fatto che la mia amata si era accordata con le amiche per una “girls night out”.
Avrei mangiato una semplicissima pasta in bianco e guardato la partita comodamente sul divano.
I primi segnali che il mio programma sarebbe andato a carte 48
Alle 19.30 inizio ad avere le prime avvisaglie che la serata non sarebbe andata come volevo. La mia compagna starnutisce troppo e risponde in modo antipatico ad ogni mia frase. C’è qualcosa che non va: “amore tutto bene?”
“no! Mi sa che non esco, mi sento tutta raffreddata. Tu che fai?”
Un brivido gelido corre lungo la mia schiena, il mio programma sta per saltare lo sento.
“veramente resto a casa, mi guardo la partita e poi vado a dormire, tu non ti preoccupare ESCI PURE!”
“ma no! Ti lascio solo? Poi non mi sento bene, ho detto alle ragazze che non esco più!”
Che ho fatto di male? Posso una sera guardarmi una partita da solo?
“Sei sicura?”
“Sì, dai ci guardiamo la partita insieme! Mi metto qui accanto a te che ho bisogno di coccole, non ti do fastidio”
I concetti espressi da una donna “ho bisogno di coccole” e “non ti do fastidio” non possono andare nella stessa frase!
Io e lei sul divano a vedere la partita
Dopo aver mangiato velocemente la pasta in bianco (rito scaramantico prima delle mie gare) ci sediamo sul divano. Inizia la partita. L’Inter soffre quasi quanto soffro io nel avere al mio fianco (anzi attaccata) la mia amata che ha bisogno di coccole perchè è raffreddata. E poi siamo noi uomini che con 37.1 chiediamo l’estrema unzione…
Esattamente quando Spalletti cambia modulo e passa al 3-5-1-1 con Santon alto e Perisic alle spalle di Icardi l’amore della mia vita mi dice “Amore mi fai una tisana che io non riesco ad alzarmi dal divano?”
Ma tu vuoi che l’Inter segni proprio ora? Vado in cucina a far bollire l’acqua.
“Amore mi sa che ha segnato qualcuno, forse il Cagliari!”
Aveva segnato l’Inter alla prima occasione utile con Icardi.
Sono tentato di metterle della valeriana nella tisana per farla addormentare in modo da vedere il secondo tempo in serenità.
Per fortuna le mie preghiere sono state ascoltate. “Amore vado a letto, tanto tu non mi cachi… leggerò un libro”
Riesco a vedere il 2 a zero di Brozovic appena entrato al posto di Vecino quando dalla camera da letto sento: “Amoreeeeeeee! Mi sa che ho la febbre, mi porti il termometro che ho freddo e non voglio uscire dal letto!”
Il termometro? E chi l’ha mai usato? Non mi ammalo dal 2009! Nervosamente cerco tra armadietto dei medicinali in bagno e altri punti strategici e mi perdo il gol del 2 a 1 di Pavoletti.
La febbre
Tra la misurazione della febbre, ricerca delle medicine e cercare di convincerla che in un paio di giorni sarebbe tornata come nuova mi sono perso anche il 3 a 1 di Icardi.
Ora, sono io a letto con la febbre in cerca di aiuto, ma lei deve vedersi con le amiche per sapere com’è andato il weekend.
Dalla mia camera da letto è tutto. Ci vediamo la settimana prossima!