Montella in conferenza stampa ha presentato la sfida che attende la sua Fiorentina a Torino contro la Juventus.
Il neo tecnico ha parlato di Chiesa di Benassi, di Bernardeschi e di tanto altro…
Come dare coraggio a questa Fiorentina
Stiamo lavorando sulle conoscenze in base al mio pensiero. Anche se in questo finale dovrò essere io ad adattarmi di più ai ragazzi. Con il Bologna ho comunque visto una squadra con coraggio, che ci ha provato fino alla fine. Siamo all’inizio di un nuovo percorso. Queste settimane mi serviranno per capirne di più e per progettare con la società. Adesso abbiamo una partita molto importante per la città. Poi, con l’Atalanta, ne avremo un’altra per accedere all’Europa.
Se vorrà impedire alla Juventus di festeggiare lo scudetto
Da professionista devo pensare alla mia squadra, alla nostra partita. Non alla giornata dell’avversario. Se ho un ricordo del famoso 4-2? Prima, insieme a qualche magazziniere, ho riletto degli articoli di giornale su quella giornata fantastica.
Sulla Juventus reduce dalla batosta Champions
Abbattuti? Lo spero, ma troveremo una squadra forte, abituata a rialzarsi e a combattere. Mi aspetto un avversario feroce. Deluso ma in grado di cambiare pagina velocemente. Noi bisogna pensare al nostro percorso per gli obiettivi futuri.
Se può nascere un piccolo Ajax a Firenze
In Primavera ci sono tanti prospetti importanti, qualcuno lo chiamerò per la trasferta di Torino. Mancano ancora due allenamenti, poi vediamo. Per ottenere i risultati dell’Ajax bisogna avere pazienza, che in Italia non c’è. Quel metodo di gioco parte dal settore giovanile, qui invece guardiamo solo ai risultati immediati. L’Ajax ha faticato per anni in Europa, nessuno li ha mai criticati. Poi il metodo vince se ci sono calciatori adatti e forti. Sicuramente, da parte nostra, c’è la volontà di costruire una squadra importante e di avere identità.
Se Chiesa sarà osservato speciale per la Juve
Per me è un calciatore moderno e straordinario, che può giocare nella Juventus o nelle migliori d’Europa. Ma non vi dimenticate che lui adesso è un calciatore della Fiorentina. Poi, quando finirà il ciclo, parleremo anche di mercato. Per ora è un nostro giocatore e lui si deve abituare alle voci.
Sulla crescita di Bernardeschi
L’ho fatto debuttare io, poi si fece male in allenamento. Un grande pregio che ha la Fiorentina è che non influisce nelle scelte tecniche dell’allenatore. Se lui esordì in quel periodo, è perché lo decisi io.
Se la batosta della Juve ridimensiona il calcio italiano
Sicuramente in pochi se lo aspettavano. Però la Juventus negli ultimi quattro anni ha fatto due finali di Champions, non ci sono riusciti in tanti.
Se ragionerà con vista Atalanta
La squadra ha bisogno di poter contare su più elementi possibili in campo insieme. Purtroppo la Juventus, così come il Bologna, gioca un calcio del tutto diverso da quello dell’Atalanta, quindi non sono due test ottimali da questo punto di vista. Poi, ovviamente, sto considerando anche le condizioni di quei giocatori che non stanno benissimo. Ci sta che qualcuno rimanga fuori.
Se Chiesa ce la farà a giocare due partite consecutive
Con il fisico che ha penso proprio di sì.
Se tutti sono a disposizione
Sì, l’unico out è Pjaca, che sta ancora recuperando dall’infortunio. Poi si stanno allenando tutti, anche se qualcuno non è al 100%
Se è stata più bella la vittoria in Coppa Italia con la Fiorentina o quella in Supercoppa con il Milan
In Coppa Italia facemmo una grande partita, che però non riuscimmo a concretizzare al ritorno. Alzare un trofeo da allenatore è stato straordinario.
Su Benassi
Volendo giocare con due punte e con Chiesa esterno, con il Bologna ho preferito tenerlo fuori. Ma è un giocatore su cui punto. Cosa vorrei vedere domani da parte della Fiorentina? Sicuramente non timore.
Se sognava di allenare Cristiano Ronaldo al Milan
Sì, se ne parlò, c’era quella possibilità ma non ci ho mai creduto realmente. Per il trono di più forte del mondo è una bella lotta con Messi. Cristiano è incredibile per gli occhi che ha in partita, per come lavora e per come si allena. Per chi vuole fare il calciatore è un punto di rifermento per tutti. Per fare Messi ci vuole un talento fuori dal normale che non tutti hanno la fortuna di avere.