L’Atalanta vince anche a Bologna pur essendo passata subito in svantaggio. La raddrizzano Zapata e Mancini. Adesso la zona Europa League dista solo tre punti.
Gasperini lancia dal primo minuto Barrow e conferma Mancini come sostituto dell’ancora infortunato Masiello. Berisha vince il ballottaggio su Gollini, riaprendo così la corsa per la maglia da titolare. Questi gli uomini mandati in campo dal Gasp per l’Atalanta:
Berisha; Toloi, Palomino, Mancini; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Gomez (88′ Rigoni s.v.); Iličić (82^ Pasalic s.v.), Barrow (46′ Zapata).
I voti del pagellista di Fantapazz sulla partita dell’Atalanta
Berisha è incolpevole sul goldi Mbaye e porta a casa la sufficienza.
Anche per Toloi-Palomino-Gosens-Hateboer sufficienza piena. La retroguardia atalantina ha disputato un match senza nessuna sbavatura di rilievo. 7 invece per Mancini, che inizialmente soffre gli attaccanti del Bologna, ma ha il grande merito di pareggiare da centravanti puro. Da lì la sua prestazione aumenta di intensità e spessore.
Sufficienza meritata anche per Freuler che funge da cervello della mediana, distribuendo palloni a tutto campo sbagliandone pochi. Prestazione leggermente sotto la sufficienza per de Roon (5,5). Lavoro meno fruttuoso del solito per il centrocampista olandese, fa sentire poco la sua presenza.
Sottotono ieri l’intero pacchetto avanzato partito titolare dell’Atalanta. Barrow (5) gioca i primi 45 minuti della gara e non lascia assolutamente il segno. Nella ripresa gli subentra Zapata (7) che segna il gol vittoria e partecipa anche, involontariamente, al primo gol, sbagliando completamente il tiro, ma alla fine serve indirettamente Mancini per la rete del momentaneo pareggio. Prove mediocri sia per Ilicic che per il Papu Gomez, entrambi appesantiti da un malus ammonizione. Lo sloveno si dimentica di avere due piedi e spesso perde il tempo delle giocate, rallentando il gioco, mentre l’argentino ha disputato un primo tempo notevolmente insufficiente, secondo tempo invece molto più importante ma senza trovare mai il guizzo giusto.