RedazioneLa Juventus osserva il mercato invernale con attenzione e non esclude una mossa a sorpresa. Tra le ipotesi allo studio per alzare il livello della rosa e rilanciare le ambizioni stagionali emerge un nome che riaccende l’entusiasmo dei tifosi: Federico Chiesa.
L’esterno offensivo, oggi al Liverpool, sta vivendo una fase complessa in Premier League. Il minutaggio è ridotto e l’impatto è stato finora marginale. Una situazione che spinge il giocatore a riflettere sul futuro, anche in ottica Nazionale, considerando l’avvicinarsi del Mondiale e la necessità di ritrovare continuità.
Il possibile ritorno a Torino nasce da una stima mai nascosta. Spalletti lo ha spesso elogiato in passato, arrivando a definirlo “un talento totale”. Un profilo che potrebbe rivelarsi prezioso per dare alternative offensive e gestire le rotazioni, soprattutto per non sovraccaricare Yildiz nella seconda parte della stagione.
Al momento si tratta di una pista esplorativa. L’idea, secondo ambienti vicini al club, sarebbe quella di un prestito fino a fine stagione. La dirigenza bianconera, infatti, non intende impegnare risorse importanti a gennaio, preferendo soluzioni sostenibili e flessibili.
Dal canto suo, il Liverpool non considera Chiesa centrale nel progetto tecnico. L’allenatore Slot ne apprezza le qualità, ma le scelte di campo raccontano altro. Anche il giocatore, dopo mesi di attesa, sarebbe pronto a valutare un ritorno in Serie A, dove ha già dimostrato di poter fare la differenza.
Le altre idee di mercato
In parallelo, la Juventus lavora su altri fronti. A centrocampo le operazioni più ambiziose sono rimandate all’estate, ma prende quota il nome di Guido Rodríguez. L’argentino, oggi ai margini nel West Ham, rappresenta un’opzione di esperienza e a costi contenuti.
Attenzione anche alla fascia destra. João Mário non ha convinto pienamente e potrebbe salutare. Il primo obiettivo resta Brooke Norton-Cuffy, seguito da diversi club europei. I contatti sono avviati e la trattativa potrebbe svilupparsi su una base vicina ai 20 milioni di euro.
In questo scenario, il ruolo del dirigente Ottolini, prossimo all’ingresso nell’area sportiva juventina dopo l’addio al Genoa, può risultare decisivo. Non è escluso l’inserimento di contropartite tecniche, come Mattia Perin, pronto a valutare una nuova esperienza.
Alberto Mangili
