RedazioneBologna-Juventus chiude il weekend con una sfida dal sapore europeo, tra un Bologna organizzato e propositivo e una Juventus che punta a confermarsi in alta quota.
Bologna tra entusiasmo e assenze pesanti
Il Bologna riparte da Ravaglia 6.44, portiere che sta vivendo un ottimo momento, con interventi decisivi che hanno fatto dimenticare l’assenza di Skorupski. Davanti a lui la linea con Zortea 5.89, Heggem 6.25, Lucumi 6.05 e Miranda J. 5.95 combina gioventù e affidabilità: Heggem, favorito dopo l’infortunio di Casale, porta una media alta e buona personalità, mentre Lucumi resta il perno centrale più esperto. Zortea e Miranda J. garantiscono spinta ma dovranno essere molto attenti a non concedere campo alle ripartenze bianconere sulle corsie.
In mezzo Moro 6.06 e Pobega 6.33 formano una coppia dinamica e fisica: Moro offre equilibrio e pressing, Pobega, con una delle migliori medie, sa inserirsi con tempi perfetti e calciare da fuori, potenziale fattore contro una Juventus che può soffrire i tiri dalla distanza. Davanti a loro il talento offensivo è distribuito tra Orsolini 6.2, Odgaard 6.14 e Cambiaghi 6.29, tutti con numeri solidi: Orsolini rimane l’uomo più pericoloso nell’uno contro uno e sulle palle inattive, Cambiaghi porta strappi e intelligenza tattica, Odgaard lega i reparti con qualità e sacrificio. Castro 6.19 completa il fronte offensivo, attaccante di movimento che ama svariare, aprendo spazi per gli inserimenti dei compagni e presentandosi con una media già molto positiva.
Panchina rossoblù e carte per cambiare la gara
Dalla panchina il Bologna può attingere a soluzioni di livello per modificare assetto e intensità. Pessina M. 6 è un secondo portiere affidabile, mentre Holm 6.38, De Silvestri 5.94 e Lykogiannis 5.95 offrono ampia rotazione sulle fasce: Holm, con media elevata, è forse il cambio più interessante, perché aggiunge fisicità, corsa e qualità nei cross, mentre De Silvestri e Lykogiannis garantiscono esperienza e struttura sui duelli aerei.
In mezzo al campo Ferguson 6.03, Sulemana I., Bernardeschi 5.93, Fabbian 5.88, Dominguez B. 6 e Rowe 5.96 costituiscono un reparto profondissimo: Ferguson porta gol e personalità, Dominguez B. dà ordine e intensità, Bernardeschi può agire tra le linee e sulle corsie con piede educato ma una media leggermente sotto il potenziale. Fabbian e Rowe sono risorse di gamba e inserimento, mentre Sulemana I. è ancora da valutare appieno ma può aggiungere fisicità. Davanti Dallinga 6.08 e Immobile 5.75 allargano le opzioni: Dallinga, con media sopra il 6, appare pronto per incidere anche dalla panchina, Immobile porta esperienza, ma dovrà migliorare concretizzazione per alzare una media non entusiasmante.
Juventus tra qualità diffusa e assenze in attacco
La Juventus risponde con Di Gregorio 6.21, portiere che si sta confermando tra i più affidabili del campionato, spesso decisivo con interventi difficili. Davanti a lui agiscono Kalulu 6.09, Kelly 5.92 e Koopmeiners 5.69 in un assetto che unisce costruzione dal basso e fisicità: Kalulu brilla per letture e velocità, Kelly è in leggera difficoltà, come mostra la media appena sotto la sufficienza, mentre Koopmeiners, arretrato, dovrà essere molto preciso nelle uscite e nelle marcature. Sulle corsie Cambiaso 5.83 garantisce duttilità e grande corsa, mentre Kostic 6.18 o McKennie 5.82, a seconda della scelta tra ballottaggio e rotazioni, dovranno coniugare copertura e spinta esterna.
In mezzo Locatelli 6.04 è il regista e perno tattico della Juventus, chiamato a dare ordine sotto pressione. Thuram K. 6.15 porta fisicità, strappi e inserimenti, con una media molto buona; McKennie 5.82 aggiunge intensità e aggressività, ma deve limitare errori tecnici per non esporre il reparto a ripartenze avversarie. Sulla trequarti Conceicao 6.03 e Yildiz 6.46 rappresentano i principali riferimenti creativi: Conceicao gioca tra le linee, punta l’uomo e apre spazi, Yildiz, con una media altissima, è spesso il vero ago della bilancia, capace di inventare gol o assist dal nulla. In avanti David 5.61 o Openda 5.83 si giocano una maglia: David gode di ottima considerazione, ma numeri al momento modesti, Openda garantisce maggiore dinamismo e profondità, con media leggermente migliore.
Panchina bianconera e possibili protagonisti a gara in corso
La panchina della Juventus è ricca e può cambiare il copione della partita. Perin 6 è un secondo di lusso, mentre tra le alternative difensive spiccano Bremer 6.38, Rugani 6, Rouhi, Joao Mario e Pedro Felipe: Bremer rientra e, nonostante la partenza dalla panchina, ha una media ottima e potrebbe essere decisivo nel blindare il reparto nei finali più sofferti. Rugani offre affidabilità, Cabal 5.81 è un jolly difensivo utile per spostare assetti o coprire più ruoli.
In mediana Kostic 6.18, Adzic 6.17, Zhegrova 6.38 e Miretti 5.83 compongono un pacchetto ricco di qualità: Zhegrova, con media molto alta, può essere l’arma perfetta per rompere difese stanche, Kostic e Adzic garantiscono corsa e cross, Miretti dà ordine e giocate tra le linee. Davanti Openda 5.83 è il principale cambio offensivo, con capacità di attaccare la profondità e impegnare la difesa del Bologna, mentre eventuali rotazioni tra David e lui offriranno soluzioni diverse per la gestione dei 90 minuti.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Guardando ai duelli a specchio, il Bologna può puntare molto sul confronto sulle corsie e tra le linee. Orsolini 6.2, partendo dalla destra, ha le caratteristiche per vincere il duello con Cambiaso 5.83 o Kostic 6.18, sfruttando dribbling, mancino e calci piazzati; un suo pomeriggio ispirato può incidere positivamente, generando occasioni e calci da fermo pericolosi. Allo stesso modo Cambiaghi 6.29 può far male attaccando il lato di Kelly 5.92 o di un Bremer non ancora al top di condizione, mentre Ravaglia 6.44, se confermerà l’attuale solidità, ha buone chance di vincere il confronto a distanza con Di Gregorio 6.21, soprattutto qualora la Juventus fatichi a rendersi pericolosa con continuità.
Dalla parte bianconera, il duello tra Yildiz 6.46 e Heggem 6.25 appare centrale: il talento turco, se troverà spazio tra le linee e negli uno contro uno, può prevalere sul difensore felsineo e orientare la gara con una giocata decisiva. L’equilibrio in mezzo passerà molto dal confronto tra Pobega 6.33 e Thuram K. 6.15: il francese ha le qualità per vincere questo duello fisico e tecnico, incidendo sulle seconde palle e sulle transizioni positive. In negativo, un Kelly 5.92 ancora insicuro o un David 5.61 poco presente nel gioco rischiano di condizionare la Juventus, mentre un eventuale calo di Castro 6.19 o Immobile 5.75 potrebbe togliere profondità al Bologna, favorendo il controllo bianconero.
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