Parma-Lazio si annuncia come una sfida dal peso specifico importante, con il Parma deciso a dare continuità davanti al proprio pubblico e la Lazio intenzionata a confermarsi in corsa per l’Europa.
Come ci arriva il Parma
Cuesta riparte da Corvi, portiere da 5.92 che finora ha offerto prove altalenanti, alternando interventi importanti ad alcune incertezze nelle uscite e nella gestione del pallone. Davanti a lui la linea con Delprato 6.16, Troilo 5.44, Valenti 6.03 e Britschgi 6.03 rappresenta un equilibrio tra affidabilità e margini di miglioramento: Delprato è il riferimento per concentrazione e continuità, mentre Troilo, appena recuperato, offre fisicità ma dovrà evitare leggerezze che in passato lo hanno esposto alle critiche. Valenti e Britschgi garantiscono discreta solidità, ma contro l’attacco rapido biancoceleste ogni fallo di troppo o lettura sbagliata potrà costare caro.
A centrocampo Estevez, con media 5.88, è chiamato a una gara di grande corsa e pulizia nei passaggi, perché dovrà fronteggiare la qualità del trio laziale. Keita, 5.69, porta gamba e inserimenti ma deve alzare il livello di lucidità, mentre Valeri, con un incoraggiante 6.11, resta una delle principali armi del Parma sulla corsia, grazie a spinta costante e buone doti balistiche sui cross. Tra le linee Ondrejka 5.75 è in ballottaggio con Sorensen 5.67: il primo garantisce creatività e strappi, il secondo maggiore equilibrio, e la scelta finale dirà molto sull’atteggiamento dei ducali. In avanti, la coppia Benedyczak-Pellegrino, rispettivamente 6.05 e 6.04, rappresenta il principale riferimento offensivo: il polacco è in crescita continua e attacca con costanza la profondità, mentre Pellegrino lavora bene spalle alla porta e può essere decisivo nei duelli fisici con i centrali laziali.
Dalla panchina il Parma può contare su diverse soluzioni per cambiare l’inerzia del match. Rinaldi e Guaita sono alternative ancora senza voto, utili più come copertura che come armi già testate, mentre Conde B., anche lui senza media, resta una scommessa in difesa. Lovik 5.88 offre gamba e appoggio in fase di costruzione, mentre in mezzo al campo Ordonez 5.64, Hernani 5.5 e Sorensen 5.67 possono dare fiato ai titolari, con Sorensen pronto anche a giocarsi una maglia dall’inizio. Bernabe, con un ottimo 6.09, è forse la carta più preziosa: se le sue condizioni lo permetteranno, potrà entrare e alzare la qualità del possesso, trasformandosi in potenziale protagonista per passaggi chiave e calci piazzati. Completano il reparto Cremaschi e Begic, ancora senza voto, mentre davanti Almqvist 5.83, Cutrone 5.68, Oristanio 6 e Djuric, privo di media, offrono vari profili interessanti: Almqvist e Oristanio sono gli uomini ideali per attaccare spazi e difensori affaticati, Cutrone garantisce lavoro sporco e presenza in area, Djuric rappresenta un riferimento fisico per un finale fatto di lanci diretti.
Come ci arriva la Lazio
La Lazio si presenta al Tardini con Provedel in porta, portiere da 6.23 che rimane uno dei punti fermi della squadra per affidabilità e personalità, spesso decisivo nelle gare più delicate. Davanti a lui agiscono Marusic 5.92, Provstgaard 6.1, Romagnoli A. 5.75 e Pellegrini Lu. 5.83, con il danese chiamato a sostituire lo squalificato Gila in una partita in cui la sua lettura del gioco e la sua capacità di anticipo saranno fondamentali contro l’attacco del Parma. Romagnoli, nonostante una media non esaltante, resta il leader della retroguardia e dovrà guidare i compagni nelle coperture preventive, mentre Pellegrini Lu., in vantaggio su Tavares, dovrà gestire il duello sulla corsia contro Valeri e gli inserimenti dalle mezzali ducali.
In mezzo al campo Guendouzi 6.08 garantisce intensità e qualità, con capacità di strappare palla e ripartire, mentre Cataldi 5.98 offre ordine e geometrie, pur con qualche blackout in fase di non possesso. Basic, forte di una media da 6.33, è il centrocampista che più sta sorprendendo per continuità e capacità di inserirsi, e può diventare un fattore determinante nel creare superiorità centrale contro Estevez e Keita. In avanti, la linea Cancellieri 6.36, Castellanos 6.34 e Zaccagni 6.4 rappresenta il vero punto di forza: Cancellieri sta crescendo nella capacità di attaccare la profondità, Castellanos unisce lavoro sporco e finalizzazione, mentre Zaccagni, miglior media del tridente, è spesso il giocatore che accende la luce negli ultimi trenta metri.
Le alternative dalla panchina biancoceleste possono incidere molto soprattutto nel secondo tempo. Mandas e Furlanetto sono le riserve tra i pali, mentre Patric, indicato da più fonti come candidato forte a una maglia dal primo minuto, resta comunque un jolly difensivo importante in grado di portare esperienza se subentrerà. Sulle corsie Lazzari 5.82 può dare un cambio di ritmo notevole con le sue corse, mentre Tavares 5.59 è l’opzione alternativa a Pellegrini Lu. se servirà maggiore spinta offensiva, pur pagando qualcosa nella fase difensiva. In mediana Belahyane 5.75, Vecino 6.04 e Dele Bashiru 5.8 offrono soluzioni diverse: il primo è utile per copertura e aggressività, Vecino porta esperienza e capacità di inserimento, Dele Bashiru garantisce fisicità ma deve ancora trovare continuità di rendimento. In attacco Dia 5.67, Pedro 5.92 e Noslin 6.06 completano il parco offensivo: Pedro, con esperienza e qualità, può risultare decisivo nel gestire i finali, mentre Noslin, grazie alla sua media sopra il 6, è profilo ideale per attaccare una difesa stanca con tagli e accelerazioni.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Guardando ai duelli individuali, il Parma può puntare molto su Valeri contro Pellegrini Lu.: il terzino gialloblù, forte di una media 6.11, ha le caratteristiche per mettere in difficoltà il laterale biancoceleste, soprattutto se spinto alto e supportato da Ondrejka o Oristanio. Nei duelli centrali, Benedyczak e Pellegrino possono far male a Romagnoli e Provstgaard se riusciranno a muoversi con continuità tra le linee e a sfruttare eventuali esitazioni del danese, ancora in cerca di piena conferma. Dall’altra parte, però, Zaccagni appare il principale candidato a vincere il proprio confronto con Delprato o Britschgi, grazie a tecnica e media 6.4, mentre Basic e Guendouzi possono prevalere su Estevez e Keita, incidendo positivamente sul match con inserimenti e giocate pulite; in negativo, un Troilo ancora non impeccabile o un Keita poco lucido rischiano di perdere i rispettivi duelli, trascinando il Parma in una gara in salita contro una Lazio che punisce ogni errore.
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