Marco Baroni si è presentato oggi davanti ai giornalisti per raccontare il momento del Torino, atteso dalla sfida contro il Milan nel prossimo turno di Serie A. L’allenatore granata ha affrontato diversi temi, mettendo in luce la volontà della squadra di acquisire maggiore stabilità nelle prestazioni e ridurre al minimo le distrazioni, sia collettive che individuali.
Sollecitato sulle scelte di formazione, Baroni si è soffermato sulle condizioni fisiche di alcuni giocatori chiave. Zapata potrebbe partire titolare, ma la decisione verrà presa dopo aver valutato attentamente lo stato atletico. Discorso simile per Anjorin, già pronto al rientro e potenzialmente impiegabile dall’inizio della gara. Baroni ha sottolineato quanto sia importante lavorare sugli ultimi metri, sia in attacco che in difesa, per concretizzare il gioco e evitare errori decisivi.
L’attenzione si è spostata anche su Ngonge, dal quale il mister si aspetta maggiore incisività: il talento del ragazzo non è in dubbio ma serve ritrovare continuità di rendimento, ora che ha superato i problemi fisici accusati in precedenza.
In vista del match, Baroni si è detto fiducioso sul possibile recupero di Ismajli e Simeone per i prossimi impegni, mentre non si prevedono cambiamenti imminenti nello schieramento tattico, anche se la valutazione sugli assetti resta aperta. Il tecnico ha precisato di voler valorizzare al meglio chi è a disposizione, rimandando eventuali riflessioni sul mercato a gennaio.
A chi chiede dei giovani come Ilkhan, Baroni risponde di osservare costantemente l’impegno in allenamento per decidere chi schierare. Per Ilic, il recupero sta proseguendo con un programma personalizzato, segno di attenzione verso una rosa che deve recuperare energie e forma fisica.
Baroni non vuole parlare di voti o classifiche, ribadendo che la priorità è trovare l’atteggiamento e la fame per disputare gare solide e prive di quelle pause che sono costate punti nelle ultime settimane. Ha poi motivato la squadra spronando a dare sempre il massimo e a non lasciarsi condizionare dagli errori, citando ad esempio il caso di Asllani dopo il rigore sbagliato.
Infine una parola su Casadei: secondo Baroni, il ragazzo sta crescendo, anche se la frequenza di partite ravvicinate lo mette a dura prova. Tuttavia esprime piena fiducia nel suo percorso di maturazione, confidando che le difficoltà incontrate possano aiutarlo a migliorare ulteriormente.






