Verona-Atalanta è una sfida che mette di fronte una squadra in cerca di certezze e un’Atalanta che vuole confermare ambizioni europee, con molti duelli interessanti in ogni zona del campo.
Verona, equilibrio cercasi
Il Verona si affida in porta a Montipo, che con 6.31 di media resta uno dei punti fermi, spesso decisivo nel tenere la squadra in partita. Davanti a lui la linea difensiva composta da Nunez (6), Nelsson (5.96), Valentini (5.8) e Belghali (6.13) alterna buone prestazioni a qualche blackout, con Belghali che appare il più continuo per solidità e attenzione.
A centrocampo Bernede (5.77), Al Musrati (5.63) e Niasse (5.79) sono chiamati a una gara di grande sacrificio, soprattutto in fase di contenimento contro il palleggio nerazzurro. L’inserimento dal primo minuto di Al Musrati, favorito dall’assenza per squalifica di Gagliardini, rappresenta una chance importante ma anche un rischio, dato il rendimento finora non brillante.
Sulle corsie e tra le linee, Frese (5.85) viene chiamato a sostituire l’infortunato Bradaric, con l’obbligo di garantire spinta ma anche copertura su Zappacosta. Davanti, Giovane (6.1) e Mosquera (6.15) sono le principali speranze offensive: entrambi hanno numeri incoraggianti, ma dovranno essere lucidi nelle poche occasioni che la difesa atalantina concederà.
Panchina Verona, risorse da non sprecare
In panchina il Verona può contare su Castagnini e Perilli come alternative tra i pali, utili più come garanzia di copertura che come opzioni reali. In difesa gli ingressi di Slotsager, Bella Kotchap (5.93), Ebosse (5.25), Oyegoke e Fallou (5.56) possono dare freschezza, ma le medie indicano qualche difficoltà, soprattutto per Ebosse, ancora lontano da una piena affidabilità.
In mezzo Harroui (5.5) e Yellu rappresentano alternative per cambiare il volto del centrocampo, con il primo che dovrà alzare il livello di precisione e intensità se chiamato in causa. In avanti, Sarr (5.78), Orban (6) e Ajayi offrono soluzioni diverse: Sarr per la velocità, Orban per la capacità di dialogare con i compagni, Ajayi come possibile sorpresa se ci sarà bisogno di coraggio nel finale.
Atalanta, qualità e profondità
L’Atalanta risponde con Carnesecchi in porta, forte di una media 6.25 che certifica sicurezza tra i pali e buona continuità di rendimento. Davanti a lui Kossounou (6), Hien (5.79) e Djimsiti (5.85) formano un reparto fisico e aggressivo, sebbene a volte incline a qualche ingenuità nelle marcature preventive.
Sugli esterni, Bellanova (6.03) e Zappacosta (6.18) sono fondamentali per aprire il campo e costringere il Verona ad abbassarsi, creando superiorità sulle corsie. In mezzo De Roon (5.93) ed Ederson (5.81) offrono equilibrio e corsa: il primo protegge la difesa, il secondo accompagna l’azione con inserimenti che possono diventare decisivi.
Sulla trequarti De Ketelaere (6.23) ha finalmente trovato continuità, unendo qualità tecnica e maggiore concretezza negli ultimi metri. Davanti, Scamacca (6.18) e Lookman (6.06) completano un attacco di alto livello: il primo è riferimento fisico e tecnico, il secondo è l’uomo in grado di accendere la partita con una giocata improvvisa.
Panchina Atalanta, cambi pesanti
Dalla panchina Gasperini può pescare risorse importanti, soprattutto nella gestione dell’ultima mezz’ora. In difesa dei pali, le alternative sono Rossi Fr. e Sportiello, mentre Scalvini (6.25) e Ahanor (5.82), insieme a Kolasinac, offrono soluzioni per modificare l’assetto arretrato e aumentare l’aggressività in marcatura.
A centrocampo Musah (6.06), Brescianini (6.31), Pasalic (6.04), Zalewski (5.96), Bernasconi (6.17), Samardzic (5.96) e Maldini (5.75) garantiscono un mix di qualità, inserimenti e gestione del possesso. Brescianini e Bernasconi, in particolare, presentano numeri interessanti e possono diventare protagonisti a gara in corso, sfruttando spazi contro un Verona stanco.
Davanti, Krstovic più adatto a battagliare tra i centrali (5.95) completa il reparto offensivo. Quest’ultimo, insieme a Maldini, possono approfittare di eventuali cali di concentrazione della difesa gialloblù, soprattutto se il risultato resterà in bilico fino al finale.
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Duelli chiave e consigli
Tra i duelli dirimenti, Giovane può mettere in difficoltà De Roon se riuscirà a muoversi tra le linee con continuità, ma rischia anche una prova opaca se si farà schiacciare. Mosquera ha le qualità per prevalere su Djimsiti in velocità, potendo incidere positivamente con attacchi in profondità, ma dovrà essere preciso nelle scelte.
Dall’altra parte, De Ketelaere parte favorito nel confronto con Bernede, potendo colpire tra le linee e far pendere il match verso l’Atalanta. Scamacca sembra avere i mezzi per vincere il duello fisico con Nelsson, mentre Montipo può risultare decisivo in positivo o negativo: se confermerà la sua media alta, terrà vivo il Verona, ma un errore contro questo attacco potrebbe pesare come un macigno.
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