RedazioneVerona-Parma apre la domenica di Serie A in uno scontro che promette gioco diretto e intensità, grazie anche ad alcune novità nelle formazioni.
Come ci arriva il Verona
Montipo parte titolare tra i pali, forte di una media di 6.32 che rassicura i tifosi, mentre la linea difensiva formata da Bella Kotchap (5.96), Nelsson (6) e Valentini (6) trasmette sensazione di compattezza, con Nelsson e Valentini che si sono guadagnati la costanza sulla pagella.
A centrocampo Belghali, il cui 6.14 parla di tecnica e dinamismo, si affianca ad Akpa Akpro (5.84), Gagliardini (6.06) e Bernede, quest’ultimo più discontinuo con un 5.7 che racconta alti e bassi. Bradaric (5.93) si gioca il posto con Frese (5.88), in un ruolo in cui la brillantezza atletica farà la differenza. In avanti Giovane vive un momento d’oro e porta entusiasmo con il suo ottimo 6.3 di media, mentre Orban con 6.11 ha saputo spesso essere decisivo anche nelle situazioni più complicate.
Le alternative dalla panchina per il Verona, che comprendono Perilli, Toniolo, Nunez (6.04), Ebosse (5.25), Fallou (5.56), Kastanos (6) e Harroui (5.5), offrono versatilità, ma attenzione: Ebosse e Harroui non sempre hanno dato conferme quando chiamati in causa. Al Musrati, che torna a disposizione e vale un 5.5, si candida per un ingresso a partita in corso. Più ottimista Niasse (5.75) per intensità, mentre in attacco Sarr (5.78) e Mosquera (5.92) garantiscono alternative, pur senza exploits rilevanti.
Come ci arriva il Parma
Il Parma risponde con Corvi in porta che sostituisce l’infortunato Suzuki, difeso da Delprato (6.14), Valenti (5.93) e Ndiaye (5.36), che paga qualche ingenuità di troppo nella gestione delle marcature. Britschgi si distingue con un preciso 6.07, sarà il cuore del centrocampo assieme a Keita (5.75), Bernabe (6.18, molto brillante nei voti), Sorensen (5.58) e Valeri (6.11), che può risultare imprevedibile in fase di spinta.
In avanti Cutrone (5.78) cerca riscatto, mentre Pellegrino (5.89) ha mantenuto una media sopra la sufficienza, risultando spesso prezioso nel gioco di squadra. Dalla panchina, Troilo (5.5), Lovik (5.75), Ordonez (5.58), Benedyczak (5.94) sono pronti a subentrare, ma attenzione ai cali di rendimento nei minuti finali. Hernani e Plicco sono scelte più difensive, Ondrejka e Cardinali devono ancora trovare spazio.
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I duelli che potrebbero essere decisivi
Chi può brillare? Giovane, dalla media più alta del Verona, ha il talento per incidere subito sull’esito della gara, supportato da Orban che si muove con lucidità. Anche Belghali, tornato in condizione, può sfruttare gli spazi concessi dalla difesa avversaria. In casa Parma, Bernabe dimostra costanza, mentre Delprato e Valeri, entrambi ben sopra il 6, possono garantire equilibrio e spinta sulle fasce.
Attenzione a chi rischia di fare meno bene: Bernede non sempre gestisce la pressione dei match chiave, Ebosse e Fallou sono chiamati a ridurre errori difensivi, mentre nel Parma, Ndiaye con il suo 5.36 dovrà crescere per contenere attaccanti rapidi come Orban. Cutrone vive di alti e bassi, e Sorensen dovrà confermare di meritare la maglia contro centrocampisti più tecnici.
Duelli da osservare: Giovane contro Valenti è scontro di potenza e rapidità, mentre il confronto tra Gagliardini e Bernabe stabilirà la regia dalla mediana su cui poggeranno le speranze di entrambe le squadre. Se Giovane e Orban dovessero prendere il sopravvento su Valenti e Ndiaye, il Verona avrebbe la strada spianata per incidere. Ma occhio alla qualità di Bernabe e alla spinta di Valeri, che possono ribaltare l’inerzia a favore dei crociati.
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