Un allarme muscolare arriva direttamente dal ritiro della Serbia per la Juventus: Dusan Vlahovic ha segnalato un fastidio dopo la partita contro l’Inghilterra. Secondo lo staff medico della nazionale non ci sono lesioni evidenti, ma un sovraccarico agli adduttori costringerà l’attaccante a riposo per almeno 2-3 giorni.
Non è escluso un rientro anticipato a Torino, una ipotesi che il club bianconero sta prendendo seriamente in considerazione. Al ritorno alla Continassa, la Juventus valuterà nuove prove diagnostiche in base alle sensazioni di Vlahovic.
Per l’allenatore Spalletti, la situazione è critica: nelle recenti tre partite (contro Cremonese, Sporting e Torino) aveva sempre puntato su Vlahovic come terminale offensivo titolare. Il centravanti serbo, il cui contratto scade a giugno, è ancora il miglior marcatore della Juve in stagione, con sei gol tra Serie A e Champions League.
In passato Vlahovic aveva già affrontato problemi fisici: aveva rischiato di saltare il derby col Torino per un dolore alla schiena, ma aveva stretto i denti per scendere in campo. Anche se l’attuale affaticamento non è considerato grave, i tempi di recupero potrebbero non essere sufficienti. Il prossimo impegno della Juve sarà in casa della Fiorentina, sabato 22 novembre, e tra cinque-sei giorni il giocatore potrebbe non essere al top.
Il pericolo nasce anche dal fatto che, alla ripresa, la squadra bianconera entrerà in un ciclo molto intenso: già il 25 novembre è atteso il match decisivo in Norvegia contro il Bodø per la Champions League. Affrontare questa trasferta delicata senza il numero 9 in condizioni ottimali rappresenterebbe un grosso rischio.






