Massimiliano Allegri, allenatore dei rossoneri, si è presentato di fronte alla stampa in vista del prossimo impegno in campionato contro il Pisa, previsto domani sera a San Siro. Il Milan, attualmente capolista, affronta una squadra ostica che ha dimostrato carattere contro avversari di rilievo come Napoli e Roma. Allegri sottolinea la necessità di mantenere concentrazione e rispetto per il Pisa, ricordando un passato non brillante con altre neopromosse e invitando a non sottovalutare l’avversario.
Riguardo alla posizione in classifica, il tecnico non si aspettava di trovarsi già in vetta, ma rimarca quanto sia cruciale continuare a lavorare giorno dopo giorno senza fare calcoli o porsi limiti prematuri. Allegri ricorda che ogni stagione è diversa e che solo la costanza, l’umiltà e la discrezione faranno la differenza nel lungo periodo.
L’allenatore ha inoltre raccontato un aneddoto personale legato al Pisa, squadra nella quale debuttò a fine anni Ottanta proprio contro il Milan, senza nascondere l’affetto nei confronti dell’allora presidente Anconetani.
Alla domanda sull’obiettivo stagionale, Allegri preferisce rimanere realista: “Serve raggiungere la soglia necessaria per qualificarsi in Champions, senza farsi distrarre dalla classifica delle avversarie come Napoli e Inter. Solo il campo dirà la verità di giornata in giornata”.
Il tecnico si è poi espresso brevemente su questioni extra-campo come la possibilità di giocare in altre città, lasciando intendere che il club si adatterà a qualsiasi decisione. Per quanto riguarda la formazione, ha rivelato che Nkunku sarà disponibile in panchina, mentre Loftus resta da valutare.
Parlando di Leao, Allegri ritiene che il calciatore possa muoversi sia come prima che come seconda punta, adattandosi bene a diversi compagni d’attacco come Gimenez o Pulisic. La sua duttilità tattica rappresenta un valore aggiunto per la rosa.
Non sono mancati riferimenti ad alcune polemiche degli ultimi giorni riguardo agli episodi arbitrali: Allegri invita ad accettare le decisioni, consapevole che l’aspetto emotivo può sempre influire nelle reazioni di chi è in campo.
Infine, il mister si dice soddisfatto dell’atteggiamento della squadra e fiducioso nella crescita di singoli come Gimenez, arrivato in ritardo rispetto agli altri ma già in buona forma e sereno. L’accento viene poi posto sulla necessità di mantenere alta l’attenzione sino al termine di ogni partita, ricordando errori di concentrazione commessi in occasioni recenti.