RedazioneL’allenatore della Atalanta ha richiamato l’attenzione sull’importanza della gara contro la Slavia Praga. Alla vigilia del terzo turno della League Phase di Champions League Juric ha spiegato che si tratta di “una tappa fondamentale per il nostro percorso europeo”.
Il tecnico ha sottolineato che l’avversario è “molto aggressivo, attacca bene, con ritmo”. Ha aggiunto che quella che affronteranno non sarà la squadra vista perdere 4-0 con l’Inter. Sul versante dei risultati finora, l’Atalanta ha conseguito una sconfitta con il Paris Saint‑Germain e una vittoria interna contro il Club Brugge.
In allenamento erano disponibili 25 giocatori, tra cui Sead Kolasinac, rientrato dopo sei mesi ma non ancora pronto per una convocazione. I recuperati Raoul Bellanova, Nicola Zalewski e Kossounou Odilon sono invece in grado di partire dall’inizio, anche se la formazione non è stata ancora decisa. Tra le scelte in bilico figura la posizione centrale in attacco: “Devo ancora decidere se schierare Ademola Lookman o una vera punta davanti”.
L’allenatore ha analizzato la prestazione dell’ultima partita: “Abbiamo creato molto e fatto tutto il possibile per segnare. In alcuni casi le decisioni potevano essere migliori, qualche tiro avrebbe potuto essere più preciso, qualche passaggio più adeguato. La sensazione però è estremamente positiva, con il rammarico di aver lasciato punti per strada”. Poi un focus sul nuovo acquisto: Gianluca Scamacca “mi ha fatto vedere un po’ del suo talento ma deve acquisire la condizione giusta per giocare, altrimenti rischia di perdere fiducia. Sta lavorando intensamente, lo vedo sempre meglio”.
Le parole di Djimsiti
Il difensore esperto Berat Djimsiti ha messo in guardia la squadra: “Attenzione a Tomas Chory, gli basta poco per segnare”. Djimsiti ha inoltre lanciato un messaggio di supporto al compagno Giorgio Scalvini, fermo per il quarto infortunio in 18 mesi: “È molto forte, supererà anche questa”. Infine ha dato spazio alle ambizioni del giovane Honest Ahanor: “La differenza d’età nel calcio è enorme, ma sul campo è zero. Onest gioca con grande consapevolezza. Se lo merita perché in allenamento dà tutto, spero che possa crescere ancora di più”.
Alberto Mangili
