Como-Juventus promette emozioni e intensità al Sinigaglia, dove i lariani di Cesc Fabregas ospitano la squadra di Igor Tudor nel lunch match della settima giornata di Serie A.
Come ci arriva il Como
Il Como si presenta con l’entusiasmo di chi, pur tra assenze e defezioni, non vuole smettere di stupire. Gli infortuni di Addai, Diao, Dossena e Sergi Roberto, uniti alla squalifica di Jesus Rodriguez, obbligano Fabregas a ridisegnare la squadra, ma il tecnico spagnolo non rinuncia alla sua filosofia offensiva. Tra i pali ci sarà Butez, protetto da una difesa composta da Posch, Ramon, Diego Carlos e Valle, mentre in mediana Perrone e Da Cunha dovranno garantire equilibrio e dinamismo. Sulle corsie e sulla trequarti, spazio alla qualità di Vojvoda, Paz e Kuhn, chiamati ad alimentare le sortite di Douvikas, terminale offensivo scelto per partire dall’inizio.
In panchina, pronti a subentrare in corso d’opera, figurano Vigorito e Cavlina come alternative tra i pali, Smolcic, Goldaniga, Kempf e Moreno A. per la retroguardia, mentre in mediana e in attacco attendono il loro momento Caqueret, Baturina, Morata e Cerri.
Come sottolineato dallo staff tecnico, Fabregas valuta fino all’ultimo il ballottaggio Posch–Smolcic e Douvikas–Morata, entrambi decisi soltanto a ridosso della gara.
Come ci arriva la Juventus
La Juventus, dal canto suo, affronta la trasferta con l’obbligo di ritrovare il successo dopo tre pareggi consecutivi che salgono a 5 considerando anche la Champions. Igor Tudor deve fare i conti con un’infermeria affollata: fuori Bremer, Cabal, Miretti, Milik e Pinsoglio, il tecnico croato si affida a un assetto solido e camaleontico. In porta Di Gregorio, sostenuto da un terzetto difensivo composto da Kalulu, Gatti e Kelly. Sugli esterni, Cambiaso e Mckennie avranno il compito di spingere senza lasciare scoperta la difesa, mentre in mediana Locatelli e Thuram formeranno il cuore del gioco. Più avanti, Conceicao e Yildiz agiranno alle spalle di Vlahovic, favorito su David per il ruolo di prima punta.
Anche la panchina bianconera offre molte opzioni interessanti: Perin come secondo portiere, Rugani e Joao Mario come risorse difensive, Koopmeiners, Kostic, Zhegrova e Adzic per aumentare dinamismo e fantasia in mediana, mentre Openda e David restano armi preziose per cambiare il volto dell’attacco nella ripresa.
I ballottaggi in casa Juve restano aperti fino all’ultimo: Gatti–Rugani, McKennie–Joao Mario e Vlahovic–David rappresentano gli snodi principali delle scelte di Tudor.
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Duelli e consigli
Il Como proverà a sfruttare il fattore Sinigaglia e le giocate di Nico Paz per mettere in difficoltà una Juve finora insolitamente macchinosa nella costruzione offensiva. Gli uomini di Fabregas potrebbero trovare spunti interessanti anche dalle sovrapposizioni tra Vojvoda e Kuhn, ma la Vecchia Signora resta superiore sul piano dell’esperienza e della gestione dei momenti. La chiave del match potrebbe risiedere nel pressing di Da Cunha e Perrone su Locatelli, fondamentale per impedire ai bianconeri di impostare con fluidità.
Occhi puntati sui duelli individuali: quello tra Paz e Yildiz promette scintille tecniche e fantasia pura, mentre Vlahovic avrà l’occasione di riscattare un periodo poco brillante imponendosi fisicamente su Diego Carlos. In mezzo al campo, Thuram potrebbe avere la meglio per dinamismo, ma se Da Cunha troverà le misure giuste, il Como potrà riequilibrare la lotta. Alla fine, proprio il rendimento di Paz e Yildiz potrebbe decidere le sorti della sfida: chi dei due avrà la lucidità di incidere nel momento decisivo, lascerà un’impronta profonda sul risultato.
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