RedazioneAntonio Conte ritrova quasi tutti i giocatori utili, ma l’attenzione resta altissima: il gruppo dovrà reggere un periodo durissimo. Dopo la pausa delle nazionali, poche squadre riescono a rientrare con la rosa intatta. Ma questa squadra è plasmata sul credo del suo allenatore: chi fatica, chi lotta, chi non molla.
Tra sabato a Torino e domenica 9 novembre al Dall’Ara, il Napoli affronterà 7 partite in 22 giorni, fra campionato e Champions. Un autentico tour de force, con tre impegni ufficiali a settimana.
Serve l’intero organico, anche chi finora ha giocato poco. Nelle prossime gare le rotazioni non saranno solo possibili, saranno indispensabili per dosare energie fisiche e nervose, in vista del big match con l’Inter del 25 al Maradona. Dopo lo scivolone col Milan, la squadra non vuole più fallire.
Scelte tattiche e equilibri
Per la trasferta in Piemonte Conte dovrebbe schierare la migliore versione della sua rosa, con un grande interrogativo in difesa: rilanciare Marianucci (fuori lista per la Champions) e tenere in riposo Beukema? In mezzo al campo, senza Lobotka, è probabile che spetti a Gilmour dare equilibrio. Sulla fascia destra, Neres potrebbe essere favorito su Politano per preservarne il recupero dopo un fastidio al gluteo.
In Europa il Napoli potrebbe tornare al 4-3-3, puntando su ali larghe e uno contro uno. A quel punto, Noa Lang si candida: la sua condizione è in crescita. Farlo giocare nel suo ex stadio, contro il club con cui ha brillato, può essere una mossa da prendere in considerazione.
In tale scenario, Politano resterebbe un pilastro sull’out opposto, Olivera potrebbe essere più coperto in marcatura, e la coppia Buongiorno-Beukema potrebbe dare solidità al centro. Per fare ciò, uno tra i centrocampisti centrali più usati potrebbe riposare: McTominay, ad esempio, recupererebbe energie in vista dell’Inter.
Una cosa è certa: grazie a una rosa ricca e competitiva, il Napoli può osare. Ma le scelte dovranno essere ponderate, tra rischio e opportunità.
Alberto Mangili
