Di seguito tutti i convocati e le conferenze del 16º turno di campionato 2024/25.
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ATALANTA
In attesa della conferenza.
BOLOGNA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
CAGLIARI
L’Atalanta sembra squadra ingiocabile. Come affrontarla?
“E’ una delle squadre più forti in Europa, frutto del grande lavoro della società. Dovremo cercare di affrontarla nel miglior modo possibile, in maniera elettrizzata. Dovremo essere veloci e precisi”.
Cambierà qualcosa?
“Siamo sempre il Cagliari, poi ogni gara suggerisce qualcosa. Abbiamo provato anche qualcosa di diverso”.
Cosa portarsi dietro dalla gara di Firenze?
“E’ stata un’ottima prestazione contro una formazione forte e qualitativa. Abbiamo dimostrato di potercela giocare. Abbiamo maggiore consapevolezza di poter giocare con qualsiasi avversario”.
La diffida di Marin può condizionarne la scelta?
“Non faccio ragionamenti sotto questo punto di vista. SI tiene un occhio semmai per il fatto che martedì si giocherà in Coppa Italia. Contro l’Atalanta verranno impiegati i giocatori migliori”.
Come si scala l’Everest Atalanta?
“Mi viene in mente un film di un tizio che scala la montagna nonostante le difficoltà. Ogni squadra ha l’ambizione di fare la propria gara, noi dovremo fare il massimo. Contro il Real l’Atalanta ha dimostrato grande qualità, tuttavia l’avversario si è dimostrato superiore. Cercheremo di imitare ove possibile”.
Viola ha detto di voler sorprendere l’avversario: come si può sorprendere la squadra orobica?
“E’ difficile da sorprendere. Sa come non farsi sorprendere dall’avversario. Sarà una sfida incredibile per la nostra crescita. Ci costringerà a pensare velocemente, con grande precisione”.
Il Cagliari ha affrontato le prime 5 del campionato dimostrando qualità: si può avere ottimismo per questa gara?
“Sappiamo qual è il nostro obiettivo, la nostra volontà di crescita e sperimentare, verificarli in partita. Siamo sempre ottimisti, anche se a volte non è possibile fare quello che vorresti. L’ottimismo si dovrebbe sempre avere, si gioca in 11 con una palla”.
Cosa rappresenta per lei ed il suo staff una gara del genere?
“Ripeto, è motivo di piacere ed orgoglio. L’Atalanta è l’unica società che cresciuta nel tempo. Ogni anno aggiunge o modifica qualcosa. Sa attendere, aggredire, schiacciarti nella tua metà campo e qualità nel palleggio. Il tutto è stato fatto in 9/10 anni. Con la volontà i risultati possono essere raggiunti”.
Come hanno vissuto la settimana i 4 ex dell’Atalanta?
“Ho visto tutti quanti orgogliosi di giocare nel Cagliari, tutto il resto passa in secondo piano. Ognuno di noi, da ex, vuole fare il proprio meglio e dimostrare il suo valore, in un altro contesto”.
Avete già idee sui movimenti di mercato?
“Al momento non stiamo facendo valutazioni. Abbiamo gare importanti e su quelle ci stiamo concentrando. Per me assenza di coraggio significa non fare una cosa per paura”.
Capitolo attacco: si crea, ma non si segna. Manca qualcosa in organico o è fiducioso su quello che ha?
“Questa è la mia base, ma a suo tempo faremo delle valutazioni. Ho sempre fiducia dei miei calciatori. La fase difensiva? Stiamo migliorando, vogliamo di più perchè siamo in grado di dare di più. A Firenze abbiamo sbagliato lettura. Domani abbiamo l’opportunità di dimostrare ulteriori miglioramenti perchè l’Atalanta non ti consente di schierarti. In attacco non sono soddisfacenti i tempi dei movimenti, ed è un discorso di lavoro. Bisogna prova e e riprovare”.
Una parola su Ederson che ha avuto a Salerno.
“giocatore straordinario. Quando Sabatini me lo portò a Salerno fu impossibile non rendersi conto del fatto che fosse un predestinato”.
In attesa dei convocati.
COMO
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
EMPOLI
Quanto la soddisfa la parte realizzativa degli ultimi tempi?
“I ragazzi hanno fatto una grandissima partita, concretizzando molto dal punto di vista realizzativo. Questo ci deve far capire che bisogna continuare a migliorare, dobbiamo riproporlo. La partita di domani è dura e difficile, bisogna ragionare sui singoli del Torino perché è una squadra forte”.
Come sta Grassi?
“Grassi farà parte dei convocati, poi vedremo il minutaggio”.
Visto l’ennesimo infortunio grave, avete programmato un viaggio a Lourdes?
“Un saluto per Pietro perché aveva recuperato certezze e condizione fisica, ci stava dando tanto. Sicuramente è un giocatore che ci mancherà, come Haas e Sazonov. Dispiace per chi ci è passato, da giocatore ci sono passato e in questo momento ti cade il mondo addosso. Ho parlato con lui cercando di rasserenarlo, è chiaro che ci può essere delusione. A Lourdes non abbiamo il tempo di andarci”.
L’infortunio di Pellegri comporterà dei cambiamenti?
“Per le caratteristiche Campaniello della Primavera è un giocatore che può fare il ruolo di Pellegri. In questo momento ci sono diverse assenze, anche nella preparazione della gara ci sono tanti giocatori che devono essere pronti a ricoprire più ruoli. Vedo disponibilità, ad esempio Gyasi può fare più cose. Ora i ragazzi devono farsi trovare pronti, la dimostrazione è stata quella di Marianucci a Verona”.
Che squadra è il Torino?
“Inutile fare l’elenco dei giocatori, hanno forse accusato il contraccolpo della perdita di Zapata ma hanno tanti giocatori forti. Non possiamo ragionare sul loro momento. Noi non possiamo permetterci di sottovalutarli, li dobbiamo rispettare. Indipendentemente dalla posizione di classifica, dobbiamo avere il coltello tra i denti”.
Quanto potete migliorare in termini di mentalità?
“Non c’è mai un limite al miglioramento, dipende dalle aspettative e ciò che chiediamo a noi stessi. Non possiamo accontentarci, a Verona abbiamo giocato una grande partita ma dobbiamo metterla da parte. Tutto quello che facciamo fa la differenza se raggiungiamo l’obiettivo prefissato”.
Dovete migliorare sui calci piazzati?
“Se si vuole trovare un aspetto negativo, sì, è vero. Ci lavoriamo convintamente ma è un aspetto che va migliorato. I numeri sono eloquenti”.
Scriverà la lettera a Babbo Natale o a Roberto Gemmi?
“Sono discorsi prematuri, nel pregara non mi piace parlare del mercato. Penso solo al Torino. La società sa come deve operare, a me piace allenare chi ho a disposizione. Mi piace anche far venire su ragazzi della Primavera”.
Come vede Colombo ed Esposito?
“Hanno caratteristiche per giocare in varie posizioni del campo. Molto probabilmente partiranno loro due dall’inizio domani”.
In attesa dei convocati.
FIORENTINA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
GENOA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
INTER
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
JUVENTUS
Come sta la squadra dopo la vittoria contro il City?
“Stanno bene fisicamente e mentalmente. Ovviamente la vittoria aiuta, ma il gruppo è concentrato per la prossima”.
Domani può esserci una prova di maturità?
“Il nostro approccio è sempre lo stesso. Abbiamo sempre lo stesso rispetto per le avversarie e con l’idea di entrare in campo e dare il nostro meglio con umiltà e serietà. Dobbiamo fare una grande partita”.
Come stanno Cambiaso e Nico?
“Indisponibili saranno Bremer, Cabal, Milik e Rouhi che ha un infortunio muscolare non grave. Cambiaso non è ancora recuperato. Nico rientra in gruppo, lui è molto contento perchè ha lavorato tantissimo per mettersi a disposizione. Spero di potergli dare qualche minuto”.
Cosa pensa della nuova Champions? Sulla prestazione di Vlahovic con il City?
“Il formato della Champions l’ho detto tante volte, esperienza nuova per tutti, modo diverso per tutti anche di affrontarla. Si vede nella classifica, tante magari non si aspettavano di essere lì, essere pronti ad adattarsi per poter disputare le partite al massimo, senza fare troppi conti, affrontare partita dopo partita, cercando di avere il risultato dalla nostra parte. Vlhaovic ha fatto molto bene, soprattutto nel secondo tempo. Nel primo tempo stavamo sbagliando qualcosa, abbiamo lasciato fare delle cose che non dovevano fare. Nella ripresa la squadra ha fatto meglio, soprattutto per lui sono contento, per la prestazione, continua a lavorare bene perché l’ha sempre fatto. Domani altra opportunità di fare una grande partita”.
Sul Venezia?
“È una squadra che prova sempre a giocare bene. Ha messo in difficoltà tante squadre con il suo gioco. Loro giocano bene e hanno un allenatore molto esperto, viene da anni già prima con le squadre che giocavano bene. Noi sempre determinati a fare la nostra partita con determinazione e rispetto, mettendo in pratica quello che c’era da fare. Domani dobbiamo essere determinati a fare la nostra partita”.
Domani in panchina ci sarà Hugeux. Ci parla di lui?
“Il confronto quotidiano esiste sempre dal primo giorno, vicino a casa mia. Una persona di cui mi fido al 1000%, una persona che non solo di calcio è un top. Sono contento di stare insieme, grazie anche a lui che il lavoro fatto finora è stato buono. Lavora tanto, con grande conoscenza, umanamente parlando è top”.
Quanta consapevolezza c’è dopo mercoledì?
“È stata una bella partita con una vittoria meritata, ma fa parte del passato. Adesso si cancella, si lascia indietro, si migliora e si pensa subito al Venezia. Sicuramente come tutte le squadre in A, il Venezia combatterà e lotterà per metterci in difficoltà. Noi dobbiamo giocare grande attenzione e stare insieme in campo, giocare in tutte le fasi del gioco, farlo insieme, per avere più probabilità di mettere in difficoltà l’avversario”.
Koopmeiners è un giocatore fondamentale, perché la sua presenza fa giocare meglio la squadra, sembra un po’ un regista, dà i tempi di gioco a tutta la squadra sia in fase di possesso che in fase di non possesso…
“Per noi è fondamentale per tutto, perché sa fare tutto e nel modo in cui lo fa. A me piace vedere tante cose di un giocatore, a me piace vedere il suo linguaggio del corpo e linguaggio del corpo, se fate attenzione di Koopmeiners, nel campo, è fantastico. È un numero 10. Se andate a vedere il suo approccio mentale nella difficoltà è un numero 10. Se andate a vedere le azioni che fa nella difficoltà ancora lì lo fa in un modo fantastico e non ci sono lamentele, va in avanti, fa quello che deve fare e non vengo a scoprire il grande giocatore che è. Perché veramente l’ho visto già negli anni quindi per questo quando dico che è difficile toglierlo un giocatore così dal campo è per tante ragioni, per tanti motivi che alla fine lui rimane in campo e aiuta tantissimo la nostra squadra”.
Quanto mancherà alla squadra?
“Se toglie o no lo vedremo domani, perchè sarà la prima volta che non ci sarò. Penso e spero che inciderà poco. Spero anche che possa alzare il livello di attenzione. Parliamo di grandi giocatori, ragazzi che sanno cosa fare. Dall’alto si vede una partita diversa, in campo non è possibile vedere certe cose, altre cose le vedi. L’emozione la vedi meglio dal campo, riesci a capire lo spirito e l’emozione della squadra, ma in alto tante altre cose si possono vedere, che in campo si vedono diversamente. Mi fido al 200% dei miei giocatori, domani sanno di cosa abbiamo bisogno, iniziare la partita con ritmo e intensità, per metterli in difficoltà e portare la partita dalla nostra parte”.
Giocherà Di Gregorio?
“Vediamo, Di Gregorio è un grande portiere. Abbiamo tre grandi portieri, lui, Carlo e Mattia. Sono contento di avere loro. Alzano il livello, sanno che hanno sempre la possibilità di giocare. Fa bene a loro e alla squadra”.
Farà delle rotazioni?
“Prima le rotazioni non vanno bene, ora vanno bene. Vedremo. L’importante che chi inizierà farà il massimo, chi entrerà a partita in corsa alzerà il livello, stanno rientrando tanti giocatori, è importante, bello, siamo felici. Devono mantenere il livello e anzi alzarlo. Arriva la stanchezza, chi entra fresco deve aiutare la squadra”.
C’è qualche giocatore che può adattarsi a fare il difensore?
“Weah, McKennie e Locatelli possono farlo. Sono grandi giocatori possono fare altri ruoli e farli molto bene”.
Su McKennie?
“Può giocare titolare. Ho la fortuna di avere giocatori con caratteristiche diverse che possono dare tanto. Weston è entrato molto bene ed ha aiutato la squadra nel momento del bisogno. Per il gol ha caratteristiche fisiche e atletiche che sicuramente deve migliorare per il suo livello, lui deve arrivare in area di rigore. Ha fatto un bellissimo gol, non solo per la finalizzazione, ma per come la squadra ha fatto prima, uscendo la palla giocando da dietro, con qualità, intensità, arrivando nell’area avversaria. Lì è stato lui, ci arriva, ha questo fisico per poter arrivare lucido in area per finire l’azione”.
In attesa dei convocati.
LAZIO
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
LECCE
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
MILAN
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
MONZA
Nesta, ci saranno delle novità tattiche per la partita di Lecce?
“Non è previsto nulla di nuovo, cerchiamo di avere più soluzioni a disposizione. Difesa a tre, a quattro, non cambia nulla. Avendo più centrocampisti ci sono sicuramente più alternative. Per tanto tempo siamo rimasti corti a livello di rosa”.
Qual è lo stato d’animo generale della squadra?
“Ottimismo, fino all’ultimo. Ci è mancato sicuramente qualcosa ma è sempre stato un crescendo. Anche l’ultima partita al di là del risultato mi è piaciuta, il primo e il secondo gol dell’Udinese non sono frutto di ripartenze, solo quello annullato. Purtroppo abbiamo semplicemente letto male la situazione. Con questo tipo di atteggiamento arriveranno i risultati. Dobbiamo leggere meglio i momenti della partita e andare avanti. Le partite che non mi sono piaciute sono altre, ad esempio la partita di Empoli ad inizio anno non l’ho più voluta rivedere. Siamo penultimi perché non abbiamo fatto punti, si racchiude tutto lì. Quando c’è da vincere bisogna vincere e questa forza ci è mancata. Oggi è venuto Galliani, abbiamo pranzato e parlato di tante cose”.
Questa squadra gioca meglio fuori casa?
“Non vedo differenze di rendimento con le partite in casa, almeno a livello di prestazione. Sicuramente in casa dobbiamo costruire la nostra salvezza e fare punti. I gol subiti? Sulle palle inattive siamo in media con le altre squadre. Poi è chiaro che dopo Torino e Como abbiamo fatto delle valutazioni con i giocatori e cercato di sistemare. Per me sulle transizioni siamo migliorati ma come ho sottolineato prima c’è la necessità di migliorare sulle letture”.
Che squadra è il Lecce dal suo punto di vista?
“Il Lecce è pericoloso perché sa ripartire bene, sono una squadra forte. Gli manca qualcuno dietro e hanno anche loro dei problemi ma hanno grande forza e qualità. Giampaolo è un mio amico, persona super. L’ho ritrovato molto carico”.
Come sta Daniel Maldini? Come lo ha trovato in questi giorni?
“Ripeto sempre la stessa cosa: non è una questione tecnico-tattica ma di gestione. Tutti siamo stati criticati, Daniel deve imparare a gestire mentalmente le situazioni. Anch’io quando ho iniziato a giocare la vivevo male, poi ho dovuto imparare a gestire l’adrenalina e tutto quello che ne consegue. Soprattutto in un mondo del calcio come questo. Gli indisponibili? Vignato e Petagna fuori. Djuric vedremo”.
In attesa dei convocati.
NAPOLI
Lasciano qualcosa queste due sconfitte?
“0 punti e l’eliminazione in Coppa, più di questo non possono lasciare”.
Come si riparte dopo due risultati non positivi.
“Sempre nella stessa maniera di quando si vince, lavorando, lavorando, lavorando”.
5 mesi dal suo primo allenamento in ritiro, c’è qualcosa che l’ha sorpresa in positivo e in negativo di tutti, dirigenza, club, ambiente?
“Siamo contenti di ciò che abbiamo fatto, del lavoro, dell’energia qui a Castel Volturno con i ragazzi, con i tifosi, delle cose positive, poi tutto è migliorabile”
Se toccherà a Neres, che contributo può dare o cosa cambia rispetto a Kvara?
“Domani vedrete, non ho ancora deciso chi deve scendere in campo. Domani vedrete le scelte e che tipo di contributo che darà ognuno. Abbiamo ancora un allenamento domattina in hotel”.
Che mentalità deve esserci per battere l’Udinese?
“La mentalità deve continua a crescere, le cadute devono aiutarci a rinforzare questa mentalità. Domani vedremo, dopo una caduta che risposta avremo. Se uno step avanti o siamo rimasti uguali o se abbiamo fatto un passo indietro”.
Le prestazioni italiane in Europa danno la misura del livello buono anche del Napoli visto che lottate con loro?
“Sì, ne ho già parlato in passato, non ci rendiamo conto della forza delle squadre italiane e di cosa stanno facendo in Europa. La Lazio ha vinto con l’Ajax per 3-1 con 9/11 dei calciatori schierati con noi in Coppa Italia. Il livello italiano s’è alzato molto, tutti fanno fatica con tutti, non ci sono partite semplici e non ci sono posti già predefiniti”.
L’Udinese che insidie e problemi può dare al suo Napoli?
“E’ partita molto forte, poi ha avuto un rallentamento, ma ha rivinto l’ultima partita. Sono molto forti fisicamente, da anni fa queste scelte, va su giocatori molto fisici, veloci, resistenti, è una buonissima squadra. L’allenatore è al primo anno qui ma sta facendo bene, servirà rispetto e dovremo essere al meglio della nostra condizione”.
C’è nelle idee il ritorno ad un modulo con la difesa a 3 per ridare all’attacco qualche opportunità in più anche senza Kvara?
“Non capisco la domanda, 4-3-3 sono tre attaccanti, 3-5-2 ne sono due, sarebbe una riduzione, ma stiamo provando diversi moduli, questa settimana ne abbiamo provati tanti e poi vedremo quale sarà il migliore per questa squadra”.
La competitività in Italia per quanto durerà? Il nuovo format Champions influisce? Si è sempre detto che le coppe tolgono punti.
“Oggi per fare le coppe europee devi allestire una rosa competitiva per farlo, le italiane sono state molto brave in questo e sta dando frutti, nonostante tante partite con i cambi ed il turnover il livello non scende. Lo dimostrano tutti, complimenti a chi ha costruito in questi anni e ora vede i frutti”.
L’approccio alla partita quanto conterà?
“E’ importante, così come mantenere l’intensità durante tutta la partita con attenzione, intensità e voglia. La partita non si decide nei primi 15 o negli utlimi, ma nei 95 minuti in cui dovremo essere bravi”.
In attesa dei convocati.
PARMA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
ROMA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.
TORINO
Come sta la squadra? Ilic?
“Stiamo bene, abbiamo recuperato Linetty, Njie e Vlasic: avevano avuto un problema intestinale, ma ci sono. Ilic si è aggregato al gruppo per tutta la settimana, farà parte dei convocati”.
Come si affronta l’Empoli?
“Consapevoli che giocheremo su un campo ostico, l’ultima vittoria del Toro lì è del 2022. Anche le big hanno sempre sofferto a Empoli, l’80% dei gol dei toscani è arrivato nei primi tempi e serve attenzione nell’approccio”.
Pellegri si è rotto il crociato...
“Ho scritto un messaggio a lui e anche prima a Sazonov. Al di là della maglietta, dà fastidio questo infortunio: auguro a entrambi una pronta guarigione”.
Vlasic, Njie più una punta: è soluzione?
“E’ una soluzione percorribile, sì. Con l’Empoli in coppa ci furono Njie, Zapata e Adams. Prima si passa dalla mentalità, poi si può fare tutto: stiamo crescendo, tutte queste opzioni possono essere dall’inizio o a gara in corso. Nel calcio moderno, avere giocatori tecnici e che sanno saltare l’uomo è fondamentale”.
Fisicamente e mentalmente potrete dare velocità per essere più incisivi?
“Quando parlai della coppa Italia, mi riferivo alla lentezza del giro palla, non alle gambe. E nel secondo tempo facemmo bene, pareggiammo e poi il calcio ci penalizzò con una palla inattiva. Sono sicuro che siamo cresciuti dal punto di vista del ritmo e dell’intensità, a Genova lo abbiamo dimostrato”.
Domani alzerete più gli esterni per fare più cross?
“Ci lavoro tanto fin da quando sono arrivato. Ho detto una cosa importante, ho spiegato che anche senza un giocatore forte di testa come Duvan, i cross stressano gli avversari. Cerco di tenere alti i quinti, poi dipende dalle caratteristiche personali: Pedersen è un giocatore cui piace il campo aperto, Sosa e Lazaro preferiscono la palla nei piedi. Ma questo non vuol dire che non possano andare al cross”.
E’ spiegabile solo con l’assenza di Zapata questo periodo difficile?
“Penso di sì: il City ha perso Rodri e tutto è venuto a mancare. Hai pilastri importanti, non solo come realizzatore ma anche per far funzionare la squadra. Ma questo è il passato, noi dobbiamo guardare avanti e ricercare qualcosa di diverso. Nelle ultime partite ci è mancato il guizzo, l’occasione per svoltare: la stiamo cercando con determinazione, ci meritiamo qualcosa di importante”.
Domani è una gara sporca o Vlasic può tornare utile?
“Vlasic ha la stima e la fiducia completa dell’allenatore. Ora è il campo a decidere. Metto in campo la miglior formazione: lui, come tanti altri altri, può determinare. E il campo è a sua disposizione con la massima fiducia”.
Come l’avete preparata?
“Come contro il Genoa, sapendo chi incontriamo e avremo di fronte una squadra leggera di testa, che riesce a fare tutto. Con il Verona hanno chiuso la partita già nel primo tempo, all’interno della gara ci saranno tante partite e noi possiamo cambiarla. Ciò che non voglio è uscire dalla partita, dobbiamo sempre stare dentro”.
Che settimana è stata per Vlasic?
“A volte ci sono periodi per gli attaccanti che non segnano e si intestardiscono. Vlasic deve solo pensare a giocare per la squadra: lui lo sa fare bene, poi tutte le cose verranno. La squadra ha bisogno di una vittoria per ridare totalmente fiducia”.
Che minutaggio ha Ilic?
“E’ tornato in gruppo, ma non si può pretendere di avere 90 minuti. Ma può avere uno spezzone, se necessario”.
Avete fatto una tabella punti per questo fine girone d’andata?
“La nostra tabella è fatta di tappe per fare più punti possibili per raggiungere il primo step. Non faccio tabelle, ma obiettivi: il primario è arrivare il prima possibile ai punti per poi avere un altro step”.
Come sta Sosa? Può giocare?
“Domani gioca”.
In attesa dei convocati.
UDINESE
Il punto sugli infortunati? Sanchez vi farà compagnia in panchina?
“Affrontiamo una grande squadra, che ha vinto la Serie A due anni fa. Cominciamo da un aspetto negativo come gli infortunati, ma dobbiamo essere concentrati su noi stessi. Zarraga ha avuto un problema muscolare, starà fermo qualche settimana. Sanchez sarà con noi domani ed è una bellissima notizia, noi non vediamo l’ora di giocare la gara domani, ci siamo preparati e abbiamo la possibilità di fornire una buona prestazione contro una squadra di livello. Abbiamo una rosa ampia per sostituire gli infortunati”.
Da cosa dipende la discontuinità che a volte vediamo?
“Quando si perdono le partite ci sono diversi motivi, a volte sono errori nostri, altre volte gli avversari hanno fatto meglio. 20 punti considerando l’ultima stagione è un bottino soddisfacente, ma saremo ancora più soddisfatti quando avremo ancora più punti, noi non ci vogliamo rilassare, vogliamo portare sul campo la giusta tensione. Non abbiamo ancora fatto nulla in questa stagione, dobbiamo guardare alla partita di domani con il Napoli. Potevamo avere più punti qui e là, ma in generale possiamo essere soddisfatti, dovremo mantenere la giusta concentrazione, lavorando giorno dopo giorno, affrontando le partite con un determinato grado di felicità e tensione”.
Di solito non ci svela come giocherà, ma domani partirà a 3 o a 4?
“Bella domanda, non lo so ancora”.
Lucca e Thauvin?
“Sono gli attaccanti più in forma, hanno giocato diverse gare e ci danno qualità. Non bisogna però dimenticare ragazzi come Brenner e Iker Bravo, tornerà Sanchez ora che si sta allenando di nuovo con noi, anche se non ha una forma ottimale. Lucca ha giocato bene contro il Monza, lavorando bene per la squadra e dovrà farlo anche domani. Thauvin sta migliorando dopo l’infortunio, ha avuto bisogno di un po’ di tempo, domani speriamo sia al top e speriamo che magari trovi il gol. E’ un gran bel capitano, nel corso della stagione potrà migliorare ulteriormente in campo”.
Il Napoli non vince da due gare:
“Il Napoli non sta affrontando un periodo difficile o di crisi, non vincono da due gare ma dominano spesso, hanno fisicità, velocità, tecnica, noi dovremo affrontare una gara difficile, il Napoli è una squadra anche compatta, hanno dopo 15 giornate 30 punti, è un buon bottino. Se non vinconto per un paio di gare non vuol dire che non abbiano qualità, dovremo resistere fin dal primo minuto, non dobbiamo ripetere gli errori visti con la Juventus”.
Abankwah a Monza ha trovato un paio di minuti con una grande discesa, in che posizione lo vede meglio?
“Spesso fa il difensore centrale, anche in nazionale, è un ragazzo che può migliorare, è duttile, può giocare anche in mediana. E’ giocatore fisico, è diligente, ascolta sempre, a mio avviso sta migliorando anche giocando poco. Continueremo ad aituarlo nel processo di crescita, ha già giocato anche terzino, è giovane, sta migliorando, con lui sto provando diverse posizione. Magari nel prossimo futuro decideremo la miglior posizione sul campo”.
Kamara? Con l’Atalanta uno dei migliori poi esce dai radar:
“Decisioni del mister”.
Con l’infortunio di Zarraga spazio ad Atta?
“E’ un giocatore giovane come Abankwah, anche lui con grande potenziale, sono molto contento di questo innesto, ha un grande innesto davanti. In allenamento dà tutto, di settimana in settimana migliora, lo sta dimostrando nei minuti in cui gioca, lo vedo sia mediano che mezzala. Ha una buona tecnica di base, ma ha ancora bisogno di tempo. La Serie A ha un livello altissimo, diversi giovani hanno bisogno anche di 6 mesi per migliorare, lui si allena nel modo giusto, sta già trovando spezzoni e domani può dare il suo contributo”.
Di solito è molto composto, ma nelle esultanze a Monza si è lasciato un po’ andare:
“Era una partita molto importante per tutti, è stata una gara di sofferenza e abbiamo dato tutto in campo, di questo sono molto contento. La vittoria ce la siamo meritata ma in alcune occasioni dovevamo migliorare, avremmo potuto finire la gara anche sul 3-1, è stata una gara intensa, il Monza è una buona squadra, con grande intensità, abbiamo dato tutto. Abbiamo messo energia, anche per me è stata intensa, dall’esterno magari mi si può valutare come freddo, ma voglio dare il buon esempio ai giocatori”.
Sanchez potrà fare qualche minuto?
“Chi viene in panchina può giocare”.
In attesa dei convocati.
VENEZIA
Come avete lavorato, ci sono indisponibili?
“Dal punto di vista degli assenti, non ci sono modifiche, rimangono gli stessi. Dopo l’ultimo allenamento farò la lista, Haps era stato fuori per influenza, ma bene o male ci saranno gli stessi convocati dell’ultima settimana”.
La fiducia della società la fa sentire più forte?
“Fa piacere un attestato di stima legato al lavoro, ovvio che non siamo ripagati dai risultati, dato che siamo ultimi. E’ un dato di fatto, ma continuiamo a lavorare con serietà, per cercare di far crescere i giovani e la squadra dando un’identità, e in questo percorso è innegabile che avere il sostegno della società sia importante”.
La Juve ha appena schiantato il City.
“Anche prima del City sapevamo che fosse forte, è una squadra solida, specialmente in casa. Storicamente è così. E’ una partita difficile, ma dalla quale può arrivare anche qualcosa di positivo”.
Come si affronta la Juve?
“Ha un allenatore che ha nel possesso palla la sua arma preferita, cercando di palleggiare e di fare poi male all’avversario, ma con il City abbiamo visto che ha vinto grazie agli attacchi diretti in contropiede. Potenzialmente sarà diversa la gara di domani, dovremo essere bravi a non farci schiacciare”
Candela come si aiuta?
“Di errore ne abbiamo fatti tanti, non solo lui. Ce li siamo un po’ divisi, vale il noi in questo caso. Deve solo capire che attraverso il lavoro su quelle che sono le pecche se ne viene fuori, tutti possiamo sbagliare. Vorrei che si potessero limitare gli errori indivduali, li preferisco di squadra se proprio arrivano”.
Come ha imbrigliato la Juve l’anno scorso?
“Maledetto quel gol di Rugani (ride, n.d.r.). Avevano avuto predominio, ma eravamo stati pericolosi. Noi abbiamo giocatori bravi nelle ripartenze, non tantissimi, ma siamo più bravi a portare diversi uomini dentro l’area, anche per dare i palloni giusti a Pohjanpalo. Tornando all’anno scorso, fu un vero peccato. Qualcosa ho lasciato? Spero di riprendermelo”.
La coppia Oristanio-Pohjanpalo cosa può fare per migliorare nell’affinità?
“Qualcosa di interessante stanno facendo, alla fine dovrebbero andare a concretizzare un po’ di più, non tanto nell’ultima che è stata anche una partita un po’ particolare dove siamo mancati proprio in determinazione sottoporta senza pensare ai singoli errori, ma pensando che ci sarà sicuramente un’altra opportunità per rifarsi”.
4 punti fra Juve e Cagliari come regalo di Natale?
“Non amo parlare di questo, penso che ci dobbiamo concentrare sull’atteggiamento, sullo staccarci il meno possibile dalle partite. E’ successo anche con il Como di prendere gol subito nel secondo tempo pur in una partita particolare per le condizioni metereologiche”.
E’ la partita di Nicolussi Caviglia?
“Non gliel’ho chiesto, ma con lui sto lavorando tanto dal punto di vista tecnico, tattico e sull’essere leader, può fare questo step ulteriore per diventare non dico più socievole, ma comunicativo in campo”.
In attesa dei convocati.
VERONA
In attesa della conferenza.
In attesa dei convocati.