Benvenuto Ancelotti
Circa 36 ore fa, è arrivata la conferma che Ancelotti sarà il nuovo allenatore del Napoli. Il presidente De Laurentiis, atramite un tweet, ha pubblicato un immagine insieme al tecnico emiliano e gli ha dato il benvenuto.
Benvenuto Carlo ! #ADL pic.twitter.com/jKX9DxmxXa
— AurelioDeLaurentiis (@ADeLaurentiis) May 23, 2018
Colpo di scena nella trattativa che, fino a pochi giorni fa, lasciava presagire ad un rinnovo con l’ormai ex allenatore Maurizio Sarri. Qualche ora prima dell’annuncio del nuovo tecnico, il presidente ha pubblicato un messaggio di ringraziamenti diretto all’allenatore toscano, lodandone l’operato.
Il nuovo Napoli all’insegna del 4-3-3
Secondo le prime indiscrezioni, il Napoli dovrebbe proseguire nel segno della continuità. Il 4-3-3, marchio di fabbrica di Sarri e che ha regalato tante gioie agli azzurri, dovrebbe essere mantenuto anche dal nuovo tecnico. Possibile qualche variante come il 4-3-1-2 usato ai tempi del Milan o il celebre “Albero di Natale”, ovvero 4-3-2-1, ai tempi del Real Madrid.
I punti di forza
Caratteristica comune a praticamente tutte le esperienze di Ancelotti da allenatore è la difesa a 4, difficilmente cambierà idea proprio ora e con gli automatismi già rodati. Se dotati di buona gamba, gli esterni di difesa potrebbero fare bella figura. Tornando indietro negli anni possiamo ricordare Cafù, vero e proprio punto di forza del Milan che vinse lo scudetto, nonostante la non più giovane età.
Altra caratteristica del modulo del tecnico ex Bayern Monaco, è l’arretramento del centrale di centrocampo in posizione di regia. Un nome su tutti: Andrea Pirlo. Le chiavi del centrocampo azzurro potrebbero essere affidate a Jorginho, ma solo il tempo e, soprattutto, il calciomercato, potranno dare indicazioni più precise.
Il punto cruciale: l’attacco
Ecco il reparto che più interessa ai fantallenatori, quello dove giocano gli uomini che possono farti vincere o perdere il campionato. Osservando le ultime esperienze di Ancelotti sulle panchine dei club che ha guidato, quello che si nota è la presenza di un attaccante centrale ben dotato fisicamente. Al Real giocava Benzema, con Bale e Ronaldo ai lati, mentre al Bayern il titolare era Lewandowski. Tornando indietro di qualche anno, quando sedeva sulla panchina del Chelsea, l’uomo più avanzato era Didier Drogba.
Una delle poche eccezioni alla regola si chiama Filippo Inzaghi, certamente non della stazza fisica dei giocatori citati sopra, ma i suoi numeri in rossonero parlano da soli. In varie occasioni, in quel periodo, ha condiviso il reparto avanzato con un altro fuoriclasse, Shevchenko.
Se l’allenatore confermerà le sue idee, ovvero puntare sull’attaccante forte fisicamente, possibile una buona stagione per Milik. L’attaccante polacco, nonostante lo scarso minutaggio, è comunque uno degli attaccanti con la media gol segnati per minuti giocati più alta dell’intera squadra.