Il 2-7-2 di Thiago Motta: provocazione o realtà?

Thiago Motta è il nuovo allenatore del Genoa. Succede ad Andreazzoli, che non ha fatto grandi prestazioni.

Non è una novità per Preziosi esonerare allenatori, chiudere una stagione dall’inizio alla fine sulla panchina rossoblù è come scalare una montagna: solo una persona è arrivata in fondo a una stagione del Genoa di Preziosi, ovvero Gian Piero Gasperini.

Thiago Motta è famoso per il suo “posso giocare anche con il 2-7-2”, una dichiarazione rilasciata alla Gazzetta dello Sport che ha fatto sbizzarrire tutti gli addetti ai lavori italiani.

Il 2-7-2 in realtà è un 4-3-3

Le dichiarazioni di Thiago Motta sono state per lo più fraintese. Quando l’ex numero 10 della Nazionale Italiana affermava che considera il portiere un centrocampista non affermava di voler schierare l’estremo difensore a centrocampo. Ma, Guardiola insegna, nel calcio moderno anche il portiere deve saper impostare l’azione.

Il suo è solo un modo di leggere la formazione da destra a sinistra: vista così il 2-7-2 di Thiago Motta è un 4-3-3 letto in orizzontale.

Dunque il 2-7-2 di Thiago Motta è solo una provocazione che il tecnico ha voluto fare per risaltare il fatto che in campo non conta il modulo, ma i giocatori.

Come scenderà in campo il Genoa

Al netto di queste valutazioni, il Genoa idealmente scenderà con un 4-3-3.

Immaginiamo, dunque, a rosa completa che la difesa davanti a Radu sarà composta da Ankersen, Romero, Criscito (momentaneamente sostituito da Zapata) e Barreca.

A centrocampo Radovanovic sarà  il mediano a protezione di Lerager (o Sturaro quando recupererà) e Schone.

In avanti a destra sarà schierato Ghiglione, a sinistra giocherà Kouamè e Pinamonti fungerà da punta centrale.

Possibile anche il reinserimento in squadra di Gumus, per un bizzarro 2-7-2.