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Roma-Bodo/Glimt: la conferenza di Mourinho e Mkhitaryan

Mourinho e Mkhitaryan in conferenza stampa di presentazione alla gara di ritorno dei quarti di Conference League dopo il finale incandescente dell’andata.

Alla vigilia del ritorno di Conference League, hanno parlata Mourinho e Mkhitaryan.

Le parole di Mourinho:

“Spinazzola non è ancora in grado di iniziare una partita, ma siamo tutti. Il Bodø ha qualità, partono da 2-1 ma non è niente di nuovo. Domenica perdevamo 1-0 contro la Salernitana, abbiamo 90’ per vincere. Sarà difficile ma siamo preparati e sono molto fiducioso dei miei”.

Crede che ci siano troppe tensioni per questa partita?
“I miei giocatori non li ho visti tesi. La prima sconfitta è stata storica per il club, però abbiamo avuto un comportamento esemplare a riguardo, abbiamo avuto fair-play. Di solito, una persona reagisce in maniera negativa mentre noi abbiamo reagito con onore nonostante l’umiliazione. Abbiamo giocato altre due partite con loro, non ci sono state difficoltà e quello che è successo giovedì scorso è fuori contesto. La partita e il fine partita è stato normale, dopo 45’ è stato tutto normale, c’è stato un solo episodio brutto ma isolato. Noi vogliamo la semifinale come loro, mi aspetto una grande partita con il vantaggio di avere uno stadio nostro, con la nostra gente che può fare la differenza. Vogliamo giocare a pallone come abbiamo fatto nelle altre partite e in quella che abbiamo perso per 6-1 abbiamo avuto un comportamento esemplare. Vinca il migliore, sono convinto che i più bravi siamo noi”.

La panchina è una risorsa importante per la Roma, guardando i gol che sono arrivati dai sostituti, ma si dice sia molto ‘esagitata’.
“La panchina come soluzione è molto molto importante, io penso esattamente il contrario di quello che pensavo nei momenti di difficoltà. Avevamo poche soluzioni, oggi invece abbiamo 4-5-6 giocatori con tanta esperienza da titolari e con qualità. Con la Salernitana, ultradifensiva, avevamo bisogno di altre soluzioni tattiche e di freschezza, senza quella panchina sarebbe stato impossibile vincere la partita. Domani ci sono 5-6 cambi da fare e se ci arriveremo vorrà dire che solo in cinque giocheranno 120 minuti. Sulla panchina ‘esagitata’, io vado a uno dei principi più vecchi della propaganda: una bugia che si continua a ripetere alla fine passa come una verità. Però rimane una bugia”.

Ha preparato una rimonta delle sue?
“Abbiamo perso di poco, è 2-1 per loro non dobbiamo fare una rimonta drammatica. Abbiamo bisogno di fare un gol per pareggiare il conto, non c’è stato neanche il tempo di preparare qualcosa di totalmente diverso. Non ci sono sorprese tattiche da presentare: a fine primo tempo della sfida con la Salernitana ho detto ai ragazzi di stare tranquilli perché pendevamo di un solo gol e avevamo 45′, adesso ne abbiamo 90′. Ci siamo allenati sui rigori, ma non vogliamo andare ai rigori. Loro hanno una buona squadra, sono da rispettare”.

Che effetto le fa vedere 120mila persone allo stadio tra Salernitana e Bodo?
“Mi ha fatto effetto anche quando c’era solo il 50% della capienza vedere la gente per strada che ci guardava nel tragitto tra Trigoria e l’Olimpico. Mi fa sempre effetto la passione della gente per il proprio club. Avendo adesso la possibilità di giocare con la capienza totale, pur non giocando per lo Scudetto, è bellissimo vedere questa passione. I giocatori devono rispondere e sentire la responsabilità, questa è passione pura. Mancini? E’ a posto, sarò a disposizione”.

Il Bodo dice che è stata la vostra panchina a provocare lo scontro tra il Knutsen e Nuno Santos?
“Io non penso, la UEFA pensa. Io non decido, decidono la UEFA”.

Si poteva fare qualcosa di diverso in quella situazione?
“Certo”.

Il direttore del Bodo Glimt ha detto in conferenza che hanno già vinto, la sua reazione?
“Non rispondo”.

E’ stato rilasciato un video sull’Indipendent su quello che è successo nel tunnel che porta agli spogliatoi. Considerazioni in merito?
“Nessuna”.

Il capitano del Bodø ha detto che avete fatto un gioco psicologico la volta scorsa. Vuole replicare?
“Non parlo delle dichiarazioni degli altri, se vuoi farmi un’altra domanda, falla”.

Le parole di Mkhitaryan:

“Quello che abbiamo fatto in passato contro di loro non conta, ora pensiamo alla prossima. Domani è una partita che si gioca con la testa, dobbiamo giocare e dimostrare che siamo in grado di vincere la partita perché siamo forti”.

Hai vinto ovunque, vuoi vincere qualcosa a Roma? Il rinnovo?
“Ho sempre l’ambizione di vincere qualcosa nei club in cui mi trasferisco, alla fine l’unica cosa che resta è cosa hai vinto. Per il contratto, non voglio parlare di questo perché c’è ancora tempo di discutere perché adesso i miei pensieri sono le partite successive. Spero di vincere la Conference League, ma vogliamo prima vincere domani”.

Mkhitaryan dà il suo contributo ovunque lo metti. In questa stagione riscontri una ulteriore evoluzione tattica?
“Mi piacerebbe segnare o fare più assist, ma il calcio è un gioco di squadra. Conta giocare e aiutare la Roma a vincere le partite, perché il calcio è uno sport di gruppo. È importante aiutare la squadra e vincere qualcosa insieme”.

Sono diversi anni che sei qui, ti sei fatto una idea sul perché a Roma è più difficile vincere?
“Ovviamente da quando sono a Roma ho sentito la passione di gente che parla sempre di vincere qualcosa e per me è sempre stato chiaro che sono qui per vincere qualcosa. E’ difficile, ma sarebbe una cosa pazzesca per la città e per il club. Sono fiducioso che il nostro lavoro ci possa aiutare, siamo una squadra giovane e abbiamo avuto anche tanti cambi rispetto all’anno scorso. Tutti devono crederci, nei prossimi anni sicuramente vinceremo qualcosa, quest’anno dipende dalla partita di domani”.

Quest’anno avete pochi infortuni: vi sentite tutelati con questo staff dal punto di vista fisico?
“Questa è una cosa positiva, siamo tutti a disposizione e pronti per giocare la partita di domani. L’anno scorso abbiamo avuto tanti infortuni e non so perché questo sia accaduto, quest’anno ne abbiamo di meno ma l’importante è che tutti siano pronti per giocare domani, anche la panchina dovrà essere pronta”.

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