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Le sfidanti ai quarti aggettivo per aggettivo: l’Italia è pragmatica

Un aggettivo per ogni nazionale partecipante ai quarti di finale. La fortunata e la pragmatica si incontreranno: chi la spunterà?

Oggi iniziano i quarti di finale di Euro2020 e, come ogni commentatore di calcio, abbiamo voluto analizzare le 8 sfidanti aggettivo per aggettivo.

L’aggettivo per l’Italia: pragmatica

Svizzera: inarrestabile. Gli uomini di Pektovic hanno dato del tu alla Francia per tutta la partita e non si sono arresi anche quando erano spacciati. Sfido chiunque a sbagliare un rigore, subire una doppietta in 2 minuti , riacciuffare i campioni del Mondo e batterli ai rigori.

Spagna: superficiale . 3 gol subiti frutti di distrazione (il primo clamoroso). Bravi a rimetterla sulla retta via nei tempi supplementari, ma la Croazia era distrutta.

Belgio: fortunato. Hanno vinto la partita con il Portogallo che ha fatto il buono ed il cattivo tempo. Courtois è stato il migliore in campo.

Italia: pragmatica. Ha affrontato un’ Austria molto solida in difesa e che ha bloccato ogni linea di gioco (sulle fasce raddoppiavano sempre e per vie centrali creavano molta densità). Ha sfruttato le uniche due occasioni in cui gli avversari si son “distratti”.

Repubblica Ceca: sorprendente. Sembrava la vittima sacrificale perfetta per l’Olanda, invece hanno ottenuto risultato pieno mostrando anche un buon gioco. La squadra di Silhavy ha recuperato anche Patrick Schick, che si sta dimostrando il giocatore ammirato il primo anno in Italia.

Danimarca: compatta. Hanno superato lo lo shock dovuto all’infortunio di Eriksen compattando il gruppo ed iniziando a giocare l’uno per l’altro. I danesi hanno iniziato a tener fede alle aspettative che tutti avevamo su di loro.

Inghilterra: creativa. Diciamoci la verità, gli inglesi hanno vinto la partita con l’ingresso di Grealish, che ha portato creatività nel gioco degli inglesi, fino a lí lento e prevedibile.

Ucraina: ostica. La squadra di Andry Shevchenko è la squadra più difficile da affrontare. Non ha dei fenomeni (anche se di Yaremchuck sentiremo parlare e di Yarmolenko ne conosciamo tante), ma ha giocatori funzionali al modo di giocare dell’ex attaccante del Milan e, con attenzione ed impegno, eseguono sempre il loro compito.

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