La Juventus ha avviato il precampionato con un pareggio 2-2 contro la Reggiana in un’amichevole a porte chiuse. Il risultato penalizza i bianconeri, ma le sensazioni rimangono positive soprattutto sul ritorno in difesa di Gleison Bremer. Il centrale brasiliano, fermo da oltre 300 giorni dopo un grave infortunio a Lipsia, è stato schierato al centro del terzetto difensivo e ha disputato una buona mezz’ora tra contrasti e colpi di testa, senza timori evidenti.
Il match ha visto la Juventus raggiungere il pari già nel primo tempo: il gol del Reggiana firmato Girma al 22′ è stato subito pareggiato da Francisco Conceiçao con un sinistro a giro, servito dall’esordiente Jonathan David. Il canadese ha costruito gioco, dialogato bene con i compagni e sfiorato il gol almeno in due occasioni nel corso dei primi 45 minuti.
Nella ripresa Dusan Vlahovic è entrato e ha segnato al 2′, con un tap‑in in area dopo una respinta del portiere. Poco dopo Gondo ha ristabilito la parità per la Reggiana approfittando di una disattenzione difensiva.
Cosa ha funzionato
- Bremer è tornato in campo con sicurezza e intensità nonostante la lunga assenza.
- Conceiçao si è confermato tra i più ispirati: dribbling, rapidità, personalità.
- Jonathan David ha dimostrato buone doti di adattamento e visione di gioco, pur senza ancora sbloccarsi sotto porta.
- Vlahovic ha risposto presente entrando dalla panchina.
Dove serve migliorare
- La difesa ha mostrato lacune: errori che hanno causato entrambi i gol emiliani. Kalulu e Di Gregorio coinvolti, disattenzioni ripetute anche tra Djalò e Rugani.
- I giocatori appaiono ancora condizionati dalla fatica accumulata nella settimana di doppie sedute e lavoro atletico intenso.
Le parole di Tudor
Alla fine Tudor ha definito il test “utile”, sostenendo: «Si è sentito il volume dell’allenamento. C’è affaticamento, alcuni sono più avanti, altri ancora indietro. I nuovi arrivati si sono ambientati rapidamente. C’è applicazione e voglia. Ora andiamo in Germania per continuare la preparazione intensiva».