Monza – Como: pagelle Monza della Redazione Fantapazz
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Turati – 6
Leggermente fuori posizione sul gol di Ikone, si fa perdonare con qualche parata durante il match stilisticamente non impeccabile ma efficace.
Caldirola – 6
Entra a partita virtualmente conclusa e non viene messo in apprensione dal Como che, dal suo ingresso in campo, si limita a controllare il match.
Birindelli – 5.75
Quando sale è autore di qualche buona giocata sia al cross che nei tagli in area. Tiene abbastanza bene in raddoppio su Diao ma, in occasione del 2-1, è troppo leggero sull’ex Betis.
Kyriakopoulos – 5.75
Un suo lancio apre il campo per il gol di Dany Mota. Un paio di volte pericoloso nell’aggredire il pallone in area di rigore sui cross dall’altro lato. Difensivamente, però, è poco reattivo sul gol di Ikone scivolando addirittura in marcatura.
Izzo – 5.25
Non ha effettive colpe sui gol del Como, ma non vince praticamente nessun duello con i giocatori avversari, risultando molto disorientato.
D’Ambrosio – 5
Il manifesto della resa del Monza in questo campionato è la sua scarsa convinzione nell’opporsi al tiro di Ikone in occasione dell’1-1 e alla percussione di Vojvoda sul 3-1.
Pedro Pereira – 5
Due errori consecutivi, uno nell’intercetto e uno nel contrasto, aprono la strada a Diao per il 2-1. Nonostante un buon inizio di match, soprattutto in fase offensiva, dopo il 2-1 esce mentalmente dal match.
Palacios – SV
sv
Bianco – 6
Fra i meno peggio dei suoi, prova a dettare i tempi e impostare il gioco. Nella prima mezz’ora è il fulcro della manovra, poi si impegna più in interdizione dove comunque non demerita.
Gagliardini – 5.75
Si rivede dopo tanto tempo, ma in campo fatica a entrare in partita.
Akpa Akpro – 5.75
Una grande chiusura da ultimo uomo in scivolata e qualche strappo interessante palla al piede gli risparmiano un voto più basso che, per la difficoltà che ha in tutta la partita nell’inseguire a vuoto Caqueret, si stava decisamente meritando.
Castrovilli – 5.5
Una mezz’ora del tutto priva di idee e con qualche errore tecnico in assistenza non da lui.
Ciurria – 5.5
Un solo guizzo degno di nota con l’assist per Keita Balde in una partita di grande difficoltà nel trovare la posizione in campo e nel giocare il pallone, dove perde spesso qualche tempo di gioco.
Mota – 6.75
Trova con caparbietà il gol del momentaneo vantaggio, sfiora il raddoppio colpendo la traversa di testa e con i suoi movimenti e la sua fame è una spina nel fianco costante per Kempf.
Caprari – 5.75
Anche lui entra in campo a partita già indirizzata ma, anche lui, non riesce a dare una scossa ai suoi. Troppo individualista in alcune circostanze.
Keita B. – 5.75
Si muove bene per i compagni e per sé stesso. Sfiora il gol costringendo Butez al grande intervento e fa un buon gioco di sponda da “falso 9”, sebbene si prenda molte pause all’interno del match.
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Monza – Como: pagelle Como della Redazione Fantapazz
Butez – 6.5
Grande reattività (e un pizzico di fortuna) nel deviare sulla traversa prima la conclusione a botta sicura di Keita Balde e poi il tap-in di testa di Dany Mota. Sicuro nell’impostazione dal basso.
Vojvoda – 7
Un po’ distratto nel tenere la posizione larga lasciando troppo spazio a Kyriakopoulos nei primi 20 minuti, poi ne prende le misure e gestisce con esperienza la situazione. Trova l’incrocio dei pali con un gran destro secco che vale il 3-1.
Valle – 6.5
Partita di grande maturità tattica per il canterano del Barcellona che legge in anticipo i tagli di Birindelli e Ciurria evitando di farsi attaccare alle spalle e gestisce con lucidità l’uscita palla.
Goldaniga – 6
Qualche imprecisione di troppo nel primo quarto di gara dovuta alla troppa sicurezza palla al piede. Redarguito da Fabregas, gioca con più umiltà e gestisce senza troppe difficoltà Keita Balde (che per la verità viene anche servito poco dai compagni).
Sergi Roberto – 6
Inserito nel finale di gara per controllare la partita. Esegue il compito senza infamia e senza lode.
Smolcic – 6
Meno intraprendente rispetto a Vojvoda (anche il risultato impone maggior cautela) ma non concede spazio alle velleità offensive del Monza.
Kempf – 5
Regala il gol al Monza sbagliando la lettura e andando a contrasto troppo leggero. L’errore gli condiziona comunque la gara, dimostrandosi meno aggressivo rispetto ai suoi standard e lasciando molto spazio a Dany Mota per larghi tratti del match.
Ikone – 7
Si inventa dal nulla il gol del pareggio ubriacando la difesa del Monza con numerose finte prima di calciare. Galvanizzato, cerca sempre la giocata in dribbling quando viene servito e spesso fa saltare la marcatura.
Diao – 6.75
Sfrutta la poca convinzione di Pedro Pereira per trovare il gol del sorpasso trafiggendo Turati con un buon diagonale. In linea generale, però, sebbene sia molto coinvolto nella manovra, commette svariati errori tecnici anche basilari nel controllo palla. Spreca in avvio una grande occasione non servendo Ikone lanciato a rete inciampando sul pallone al limite dell’area.
Paz – 6.5
Si fa trovare fra le linee con buoni tempi di giocata. Non inventa niente di visionario ma gioca con lucidità e buona qualità tutti i palloni a disposizione.
Caqueret – 6.5
A volte un po’ leggerino nei contrasti (vedasi l’azione che porta alla doppia traversa) ma in fase di possesso è il faro mobile della squadra. Catalizza tutti i palloni e li ripulisce con i tempi giusti e con grande visione di gioco a medio-corto raggio.
Da Cunha – 6.25
Lascia a Caqueret il compito di impostare e svariare a tutto campo. Da capitano si occupa del lavoro oscuro di copertura e di intercetto, dimostrando ancora una volta la sua grande crescita sotto il profilo tattico in questo ruolo.
Strefezza – 6
Entra nel finale ma il Como imposta l’inerzia del match sul controllo senza affondare, quindi non ha occasioni per mettere in mostra le sue qualità offensive.
Perrone – 6
Più statico rispetto a Caqueret ma dà un punto di riferimento alla squadra nel controllare all’altezza della mediana il possesso palla.
Engelhardt – SV
sv
Douvikas – 5.25
Si divora due gol clamorosi, di cui uno a porta praticamente sguarnita. Evita la pesante insufficienza perché offre con continuità la profondità ai compagni creando loro lo spazio per incidere. E’ indirettamente utile, ma gli errori sono gravi e pesano.